Nel campionato di Piazza Affari le pmi battono sempre i «big»

In cinque anni l'indice FtseMib ha guadagnato l'11,9%, contro il 57,9% di quello delle «mid cap»

L'economia italiana è strettamente collegata alle piccole e medie imprese che ne costituiscono, dalla Seconda guerra mondiale, l'ossatura portante della produzione di ricchezza e del valore aggiunto. Non è affatto un caso che investire nella potenzialità a medio lungo termine delle piccole e medie imprese rappresenti la modalità più efficace per scommettere sulle migliori eccellenze del nostro Paese. Infatti, l'investimento nelle piccole e medie imprese quotate in Borsa ha garantito performance superiori alla media del mercato azionario italiano.

Negli ultimi 5 anni, per la precisione dal 2 dicembre 2011 al 2 dicembre scorso, mentre l'indice delle azioni più importanti (Ftsemib) ha guadagnato l'11,9% (pari al +2,3% annuo), la media generale di Piazza Affari (indice Ftse all share) ha messo a segno un rialzo del 16,3% (pari al 3,1% su base annua) e l'indice Ftse Mid cap, rappresentativo delle aziende a media capitalizzazione di Borsa, ha registrato un apprezzamento del 57,9% (cioè il +9,6% annuo).

È interessante segnalare che la rivalutazione delle azioni mid cap italiane degli ultimi 5 anni risulta competitiva anche con l'indice della Borsa di Francoforte.

Infatti il Dax, con i dividendi aziendali inclusi, ha registrato, negli ultimi 60 mesi, una performance complessiva del +72,67%, pari al +11,5% su base annua. Nello stesso arco di tempo l'indice Ftse mid cap ha messo a segno una performance totale (apprezzamento dell'indice più dividendi) del 74,2%, pari al +11,8% annuo.

EM

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