Nel nuovo piano Telecom attesa per internet e Brasile

Il gruppo cerca soluzioni per il calo dei ricavi, proseguito anche nel 2015. Il ruolo del socio Vivendi

Oggi a Londra Telecom Italia svela i conti del 2015 e i dettagli del piano industriale al 2018. I dati, secondo gli analisti di Equita Sim, dovrebbero segnalare la stabilizzazione dei ricavi della telefonia mobile rispetto al calo dell'1,5% dei tre mesi precedente. È previsto invece un lieve peggioramento per la telefonia fissa dopo la flessione del 2,7% del terzo trimestre. E se la contrazione dei ricavi non si è ancora fermata e per gli analisti è prevista un'inversione del trend solo nel 2017, tornano sotto i riflettori le 4mila assunzioni in un triennio che la società aveva promesso se il Governo avesse varato la cossiddetta solidarietà espansiva. Telecom infatti ha ripreso il dialogo con il Governo per far ripartire il progetto che porterebbe all'assunzione di giovani. L'anno scorso l'annuncio che la società aveva fatto si è arenato per la mancanza dei fondi governativi necessari per finanziare la solidarietà espansiva. Tra le novità sicure c'è invece la riorganizzazione del business. Sono infatti stati modificati i perimetri di competenza di alcuni manager modificando le due macro aree che dividevano la clientela in business e consumer. La funzione consumer, affidata a Stefano De Angelis, seguirà ora oltre al retail anche la clientela delle aziende di piccole dimensioni. Mentre l'area business, che segue le grandi imprese e la pubblica amministrazione, sotto a Simone Battiferri, viene ridenominata Ict solutions & service platforms, con l'obiettivo di fornire anche soluzioni di information & communication technology. A quest'area faranno capo Olivetti e anche Sparkle che prima era a sé stante. Nel piano è prevista anche la vendita di una quota di minoranza, intorno al 15%, della società dell'informatica del gruppo. Gli interrogativi sul tavolo però sono tanti. A partire dal ruolo dei nuovi soci di maggioranza, i francesi di Vivendi, che detengono quasi il 22% della società italiana. A Londra, piazza internazionale per la finanza prescelta da Telecom già l'anno scorso per diramare i suoi dati di bilancio e spiegare i suoi progetti, saranno presenti oltre all'ad Marco Patuano e al presidente Giuseppe Recchi anche l'ad della controllata sudamericana Tim Brasil Ricardo Abreu. Proprio il Brasile come del resto l'eventuale creazione di una società per la rete a banda ultralarga con Metroweb, è uno degli interrogativi che si trascinano da anni. Tra le possibilità c'è una fusione con Oi, il quarto gestore mobile brasiliano, anche se i tempi appaiono lunghi. Più semplice potrebbe essere la creazione di una società per la banda ultralarga in Italia.

Telecom è interessata all'acquisto di Metroweb ma vuole avere mano libera sulle strategie da adottare. Ieri il titolo è salito del 2% a 0,87 euro, molto lontano dunque da quota 1,14 euro che rappresenta il valore di carico del suo primo azionista, Vivendi.

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