Nestlè, nuova joint venture a Cuba: investiti 46 milioni di euro

Si tratta del più grosso investimento estero nell'isola del presidente Raùl Castro, la sua capacità di produzione annuale supererà le 18.500 tonnellate

Nestlè, nuova joint venture a Cuba: investiti 46 milioni di euro

Nuova sfida per Nestlè. La multinazionale svizzera attiva nel settore alimentare investirà 46 milioni in una joint venture a Cuba. Si tratta del più grosso investimento estero dell'ultimo periodo nell'isola gestita dai comunisti. La nuova sede di Mariel - comune di Cuba - impiegherà 260 persone entro il gennaio del 2020 e la sua capacità di produzione annuale supererà le 18.500 tonnellate.
La produzione prevede caffè solubile Nescafè, caffè Serrano, cereali Nestlè Fitness, Nesquik e Maggi. Nestlè è presenta a Cuba dal 1908 e dispone già di due siti per la produzione di acque minerali, soda e gelati.
Nescor è quindi la terza joint venture di Cuba con Nestlé e riflette la spinta del presidente Raul Castro ad attrarre capitali internazionali per aiutare a svecchiare l'economia di stampo sovietico e stimolare la crescita economica dell'isola.

Cuba ha creato una zona intorno al porto di Mariel - appena ad ovest dell'Avana - quattro anni fa.

L'area offre alle compagnie notevoli sgravi fiscali e doganali. L'obiettivo è quello di sostituire le importazioni con i prodotti Made in Cuba, soprattuto perché l'aiuto dell'alleato socialista venezuelano sta diminuendo, causando una crisi nelle casse dello Stato.

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