Economia

Netflix batte le stime ma in Italia non decolla

Nel terzo trimestre 3,5 milioni di nuovi utenti contro i 2,3 previsti. Boom a Wall Stret: +19%

Netflix batte le stime ma in Italia non decolla

Netflix fa il boom di nuovi abbonati nel mondo, ma in Italia ancora non sfonda. Il colosso dello streaming ha battuto le attese degli analisti relative al terzo trimestre dell'anno grazie al botto di utenti che, dopo mesi di crescita a rilento, tra giugno e settembre hanno messo a segno un sorprendente sprint e sottoscritto un abbonamento pur di seguire serie cult firmate Netflix come la seconda stagione di Narcos, Stranger Things e The Get Down. E il titolo a Wall Street fa faville e sale, in serata, verso i 118,88 dollari in rialzo del 19 per cento.

Nel terzo trimestre dell'anno il leader mondiale dello streaming, oggi produttore anche di contenuti propri, ha conquistato 3,57 milioni di nuovi abbonati, ben oltre l'obiettivo di 2,3 milioni, con cui ha raggiunto un totale di 86,7 milioni di clienti (83 milioni paganti). In tutto nel 2016 i nuovi abbonati sono stati 12 milioni. A trainare la crescita del gruppo è stata la prevalentemente l'espansione internazionale visto che in patria, negli Usa, Netflix ha conquistato solo 370mila nuovi utenti rispetto agli 880mila di un anno fa e ai 300mila attesi dal gruppo. Per l'ultimo trimestre dell'anno Netflix si aspetta di conquistare altri 5,2 milioni di clienti di cui 1,45 milioni negli Usa e 3,75 milioni nel resto del mondo, indicazioni al di sopra delle stime di mercato seppure in rallentamento rispetto ai 5,59 milioni di nuovi abbonati registrati, complessivamente, nell'ultimo trimestre del 2015. In questo scenario, l 'Italia appare una provincia marginale nell'impero streaming: secondo le stime più recenti di PwC infatti Netflix, a un anno esatto dal debutto nel nostro mercato, conta su 300mila utenti di cui solo 130mila paganti (Mediaset Premium e Sky, nell'ambito dell'offerta di contenuti video a pagamento, si attestano rispettivamente a 2 e a 4,7 milioni), solo 20mila in più rispetto al debutto. Il colosso multimediale ha quindi chiuso quindi il terzo trimestre con un utile netto di 52 milioni di dollari (rispetto a una previsione di 22 milioni), un utile operativo di 106 milioni (rispetto a una stima di 64 milioni) e un giro d'affari in crescita di 2,1 miliardi (+36%) generato, per il 40%, al di fuori dei confini americani. Per l'ultimo trimestre dell'anno Netflix prevede di registrare un utile netto di 56 milioni, un utile operativo di 125 milioni e un giro d'affari di 2,34 miliardi.

Sulla redditività, avverte il colosso media nella lettera agli azionisti, pesa l'espansione, non ancora redditizia, portata avanti nei mercati internazionali. «Per il 2016 ci posizioneremo su un sostanziale livello di pareggio per poi iniziare a generare profitti a partire dal 2017».

Un risultato che sarà raggiunto anche grazie agli ingenti investimenti in contenuti originali: per il 2017 Netflix stima di produrre mille ore di programmazione rispetto alle 600 di quest'anno grazie a un budget di 6 miliardi di dollari.

Commenti