Il mese di 28 giorni nella bolletta telefonica è un «brevetto» tutto italiano. A nessun altra società di tlc in Europa, ma forse anche nel mondo, è mai venuto in mente un escamotage tanto comodo per aumentare le tariffe dell'8,6%, secondo un calcolo dell'Agcom.
Ora a questa anomalia metterà una pezza la legge di stabilità che ha imposto la tariffazione mensile. Gli operatori si adegueranno ma certamente troveranno un altro modo, vedi aumenti tariffari, per bilanciare i mancati ricavi della «tredicesima» mancata.
In realtà la preoccupazione del ministro Carlo Calenda, che ha fortemente voluto il provedimento, è che altre società, come le utility, ossia luce e gas, potessero intraprendere la stressa strada. È dal 2015 che le tariffe mobili sono passate a 28 giorni. Un'idea per rilanciare i ricavi partita da «3» quando era ancora una società indipendente e poi subito sposata da Wind con cui in seguito si sarebbe fusa. Poi arrivarono a ruota Tim e Vodafone. In quel frangente però Agcom e Antitrust non si mossero con la scusa che le tariffe mobili erano lasciate al mercato libero. Ma l'aumento tariffario è quello del fisso, ossia l'8,6%. Poco se si tratta di un abbonamento da 10 euro al mese; decisamente di più se la spesa è maggiore.
Però nessuno si mosse, neppure gli utenti che comunque, va detto, in dieci anni hanno visto un calo notevole delle tariffe tlc pari a circa il 50%. Per questo gli operatori hanno provato a rilanciare i ricavi concedendosi di tariffare a 4 settimane, 28 giorni al posto di 30 o 31. E quando le tariffe convergenti hanno cominciato a prendere piede, anche le tariffe del fisso sono passate a 28 giorni.
In questo caso a fare da apripista è stata Vodafone seguita da Wind Tre. Ma quando anche Tim è passata ai 28 giorni, portandosi appresso una quota di mercato sul fisso che sfiora il 50%, le associazioni dei consumatori sono insorte.
Ora cosa succederà? A dire il vero il quadro normativo fino alla pubblicazione della legge di bilancio non è completo nel senso che gli operatori ancora non sanno se la misura colpirà solo il fisso o anche il mobile. Con l'Agcom che ha posto la condizione che l'offerta convergente fisso e mobile debba avere uguale durata e quindi un mese.
Fastweb, che ha molti più clienti fissi rispetto al mobile, spera che anche le tariffe dei cellulari debbano tornare su base mensile.Sul mercato ci sono due operatori che hanno tenuto la tariffazione mensile: Tiscali e Linkem. Che sul mobile però fatturano a 4 settimane.
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