Economia

Ntv, Cattaneo è ad In arrivo investimenti e 100 milioni dai soci

Pronta la ricapitalizzazione. Destinati 150 milioni a nuovi treni e linee (Milano-Venezia e Roma-Verona). Perricone resta presidente

Nemmeno il tempo di sedersi sulla nuova poltrona di amministratore delegato, a contatto di gomito con il presidente Antonello Perricone, che mantiene questa carica in Ntv, che l'agenda di Flavio Cattaneo è già piena di note e di appunti sui progetti futuri della società. È di ieri, infatti, la sua nomina a responsabile operativo di Ntv dopo che il cda ha discusso e approvato il nuovo piano strategico con il relativo business plan.

E intenzione di Cattaneo è quella di imprimere una forte accelerazione alle operazioni di rilancio della società conosciuta per il treno ad alta velocità Italo, diretto concorrente del Frecciarossa di Trenitalia.

Da indiscrezioni, il piano prevederebbe ulteriori investimenti per un ammontare di 150 milioni di euro allo scopo di potenziare linee e parco convogli. Ntv - tra i cui azionisti figurano Luca di Montezemolo, Diego Della Valle e Gianni Punzo - si prepara inoltre a percorrere due linee, Milano-Venezia e Roma-Verona, sulle quali saranno utilizzati i nuovi treni. E sempre in tema di rilancio, i soci di Nuovo trasporto viaggiatori sarebbero pronti a ricapitalizzare la società con circa 100 milioni. Entro marzo, da quanto si apprende, l'azienda conta inoltre di chiudere la partita con le banche sulla ristrutturazione del debito (675 milioni).

Tra i primi nodi che il neo ad Cattaneo, al quale sono state date tutte le deleghe necessarie alla gestione della società, è chiamato a sciogliere, c'è quello dei tagli occupazionali. L'intenzione, secondo indiscrezioni, sarebbe quella di congelare i 250 licenziamenti previsti in un primo tempo. Un'azione che dovrebbe svolgersi parallelamente all'accettazione, da parte delle forze sindacali, di maggiori sacrifici, tra cui l'aumento della solidarietà. I sindacati, in proposito, incontreranno Cattaneo già la prossima settimana. La convocazione è stata fissata per martedì 3 marzo.

Intanto, il dossier della Tav, Torino-Lione, è da ieri nelle mani dell'Unione europea. Lo ha consegnato, a Bruxelles, Telt (Tunnel euralpin Lyon Turin), la società responsabile della costruzione e della gestione della futura ferrovia ad Alta velocità. Italia e Francia chiedono un contributo di 1,2 miliardi di euro, pari al 40% (il massimo previsto dalla Ue) degli oltre 3 miliardi che - stando alle previsioni - verranno spesi per realizzare la Tav fino al 2020, ultimo anno di questo periodo di sette anni di finanziamenti comunitari.

È partito così l'iter verso la decisione più attesa nella partita dei costi dell'infrastruttura: la decisione è attesa alla fine del prossimo giugno.

La prima tranche di lavori della nuova Torino-Lione, quella appunto fino al 2020, dovrebbe impiegare il 30% dell'importo totale, oggi stimato in 8,6 miliardi.

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