Paolo Stefanato
Un paio d'anni fa veniva data per spacciata, oggi invece Ntv cresce e compra nuovi treni. La notizia è che arriveranno altri 4 Pendolino Evo dell'Alstom: si aggiungono agli 8 ordinati in ottobre e porteranno il parco, a consegne ultimate, a 37 convogli. Due le famiglie ora in flotta: i classici Agv da 300 all'ora, a «piena» alta velocità, e appunto i Pendolino, adatti a tratte miste veloci-storiche, che raggiungono i 250. Per il presidente e ad di Ntv, Andrea Faragalli, questa versatilità sposa la strategia di rendere la presenza di Italo sempre più capillare anche al di fuori della rete veloce. L'impegno finanziario è consistente: 230 milioni per i 4 nuovi treni, compresa la manutenzione per 20 anni.
Gli aspetti finanziari restano un nervo un po' scoperto, ma va detto che la società è ancora una start-up. Le perdite nei primi due esercizi completi 2013 e 2014 sono state rispettivamente di 75 e di 55 milioni, nel 2015 sono scese a 12 con un ebitda di 50 su un fatturato di 308. I debiti sono ancora elevati, 680 milioni, ristrutturati e portati per il 70% al 2028 e per il resto al 2031. La svolta si è vista all'inizio del 2015, con l'arrivo alla guida di Ntv di Flavio Cattaneo (oggi in Telecom) che ha impresso nuove strategie commerciali: il target alto, che era stato finora l'obiettivo di mercato, ha lasciato il passo a una clientela più popolare considerando che il servizio ferroviario è una commodity. I prezzi sono stati sottoposti a offerte aggressive e a promozioni: così le carrozze si sono riempite più del passato. Oggi il load factor è al 70% circa, e sta crescendo ancora.
Sono partiti i bus per alimentare le stazioni dell'alta velocità dalle città intermedie e aperte biglietterie e lounge nelle stazioni principali (Termini, Milano Centrale), anche grazie al superamento delle tensioni con l'ex monopolista. L'obiettivo per il 2016 è quello di raggiungere i 10 milioni di passeggeri (+10%), e i 5 milioni registrati a giugno fanno ben sperare. Così, i soci storici hanno messo mano al portafoglio e versato in conto capitale 60milioni, pronti ad aggiungerne altri 40.
Sul fronte del personale, due anni fa con i mille dipendenti fu concordato un programma di solidarietà quantificabile nel 35% del monte ore lavorate; oggi il sacrificio è sceso al 20%. I dirigenti, invece, sono stati praticamente tutti sostituiti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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