La nuova Mediobanca sfida le Poste sull'online e sui «money transfer»

Dopo aver portato Mediobanca nelle case degli italiani con CheBanca!, l'amministratore delegato Alberto Nagel riposiziona Compass per erodere quote di mercato alle Poste di Massimo Sarmi. La mossa è collegata al nuovo piano industriale di Piazzetta Cuccia e parte dal lancio da parte della società di credito al consumo della piattaforma «Compasspay», per unire un conto con carte di pagamento, i servizi di money transfer e un borsellino elettronico per gli acquisti online, con possibilità di microcredito istantaneo. In pratica quello che si trova in strumenti come Postepay o Paypal.
L'obiettivo è raggiungere 280mila clienti sui conti di pagamento e 160mila titolari di carte prepagate (per un valore di acquisti online per 62 milioni) entro cinque anni, facendo proseliti tra i 6 milioni di italiani con patrimonio inferiore ai 10mila euro e tra gli 8 milioni non «bancarizzati» . Calato nella società significa rivolgersi principalmente a pensionati, precari, giovani all'estero per studio ed extracomunitari. In sintesi, Compass parlerà alle fasce deboli, coordinando la propria azione con CheBanca! che, invece, «presidia» clientela più agiata. L'azione combinata, ha detto l'ad Gian Luca Sichel, permetterà di arrivare nel 2016 a 3,5-4 milioni di clienti.


Il progetto rientra nel piano di Mediobanca, che ha «un retail molto particolare, basato su innovazione e specializzazione», ha puntualizzato Nagel, parlando di «svolta strategica». A settembre l'offerta Compass sfrutterà la tecnologia Nfc per lanciare il pagamento tramite cellulare mentre da gennaio sarà possibile anche il trasferimento di piccole somme tra due telefoni.

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