Economia

Auto, dal 2 novembre cambia tutto: ecco chi riceve gli incentivi

I nuovi incentivi auto prevedono novità per chi ha un reddito inferiore ai 30mila euro e anche sostegni ai noleggiatori. Ecco cosa sapere e come fare richiesta

Auto, dal 2 novembre cambia tutto: ecco chi riceve gli incentivi

Dalle 10 di mattina del 2 novembre si apriranno le richieste per i nuovi incentivi auto, ossia gli eco-bonus che tutta la filiera stava aspettando da tempo.

Una misura che si prefigge tre diversi scopi: promuovere l’uso di veicoli meno inquinanti, svecchiare il parco auto italiano e sostenere tutta la filiera industriale. Nel 2021 il 60% dei veicoli immatricolati avevano più di dieci anni di età e, in totale, 11,5 milioni di vetture erano al disotto dell’Euro 3.

I requisiti

I paletti sono pochi e chiari, a cominciare dall’incentivo per chi ha un reddito inferiore ai 30mila euro, che può contare su un incremento del 50% rispetto ai contributi erogati in passato per i veicoli nella fascia di emissioni da 0 a 20 g/km di CO2 e con un prezzo inferiore ai 35mila euro (Iva esclusa). Fatti salvi questi requisiti il contributo può arrivare a 7.500 euro con rottamazione e a 4.500 euro senza rottamazione.

Incentivo che scende a 6.000 euro al massimo per veicoli con emissioni a partire da 21 e fino a 60 g/km di CO2 con rottamazione (3.000 euro senza rottamazione) per un prezzo complessivo di 45mila euro (Iva esclusa).

I nuovi incentivi

Anche i noleggiatori possono accedere ai contributi purché ne detengano la proprietà per almeno 12 mesi.

Per la fascia di veicoli da 0 a 20 g/km di CO2 fino a un prezzo di 35mila euro Iva esclusa è previsto un contributo da 2.500 euro con rottamazione e fino a 1.500 euro senza rottamazione. Per i veicoli il cui costo è inferiore ai 45.mila euro (Iva esclusa) e con emissioni di CO2 da 21 a 60 g/km l’incentivo scende a 2.000 euro con rottamazione e 1.000 euro senza rottamazione.

Come richiedere l’incentivo

I concessionari possono prenotare gli incentivi sul sito approntato dal ministero dello Sviluppo Economico a partire dal 2 novembre 2022 e, come si legge dalla circolare del 19 ottobre, possono essere applicati sui veicoli acquistati tra il 4 ottobre 2022 (quindi retroattivamente) fino al 31 dicembre 2022.

Il fondo per l’automotive è dotato di 8,7 miliardi fino al 2030 ed è indirizzato a tutta la filiera dell’auto. In totale sono stati già impiegati 2,7 miliardi e altri 750 milioni verranno destinati all’innovazione del comparto. Come riporta l’articolo 3 del Decreto ministeriale del 6 aprile 2022, sono stanziati fondi per 650 milioni l’anno nel periodo 2022-2024.

Il principio adottato è quello secondo il quale a redditi più bassi vengono assegnati incentivi più elevati.

Alla fine del 2021 in Italia circolavano 244.994 auto elettriche. Di queste 127.789 pure (a batteria) e 119.155 ibride plug-in.

I dati, rilasciati da Motus-E (associazione che riunisce gli attori della filiera delle automobili elettriche in Italia) indicano anche che – a gennaio del 2022 – l’auto elettrica favorita è stata la Dacia Spring, a seguire la Fiat 500e e la Renault Twingo.

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