Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha detto che leconomia americana è sulla strada giusta alla luce del dato sul prodotto interno lordo del primo trimestre.
«La nostra economia si trova complessivamente in una posizione molto migliore rispetto ad un anno fa», ha detto Obama dalla Casa Bianca, specificando come la crescita del 3,2% mostra che «stiamo andando nella giusta direzione, stiamo andando avanti». Il presidente ha anche ricordato che la strada per completare la ripresa è molto lunga e che lalta disoccupazione resta un problema. «Il problema - ha aggiunto - è che lunica notizia che molti americani vogliono sentire è Sei assunto». Il dato di crescita del Pil, anche se buono, è comunque sotto le attese degli analisti parzialmente frenato dalle voci scorte ed export, mentre la buona performance delle spese dei consumatori appare lo specchio di una ripresa sostenibile. E dunque la crescita per il periodo gennaio-marzo del prodotto interno lordo pari a 3,2%, terzo trimestre consecutivo di miglioramento della congiuntura dopo la più grave recessione dagli anni Trenta a oggi non è bastata.
Infatti dopo il +5,6% dellultimo trimestre 2009, gli analisti interpellati da Reuters scommettevano su una crescita pari a 3,4% su base annualizzata. In realtà sono le scorte e le esportazioni a frenare la crescita, mentre i consumi riprendono a salire. Nei primi tre mesi del 2010 i consumi Usa, che pesano per due terzi del Pil, sono cresciuti del 3,6%, più del doppio rispetto al +1,6% del quarto trimestre dellanno scorso. Aumentano a 31,1 miliardi di dollari le scorte industriali, segno che scorie della crisi continuano a farsi sentire, ma segno anche di ripresa della domanda interna e dunque della necessità delle imprese a farvi fronte. Nel quarto trimestre 2009 le scorte industriali erano a 19,7 miliardi di dollari.
Con lesclusione delle scorte il Pil Usa sale dell1,6% nel primo trimestre, contro il +1,7% dei tre mesi precedenti. Gli investimenti in software ed equipaggiamenti delle imprese salgono del 4,1% contro il +5,3% dei precedenti tre mesi. In calo del 10,9% gli investimenti in immobili residenziali, dopo il precedente +3,8%. Lexport sale solo del 5,8% contro il +22,8% del quarto trimestre e le importazioni si attestano a +8,9%. In calo ad aprile anche la fiducia dei consumatori, comunque inferiore alle previsioni degli analisti. Secondo lUniversità del Michigan, in aprile lindice è sceso a 72,2 punti, dai 73,6 punti di fine marzo. Gli analisti attendevano un ribasso a 71 punti. Quello sulle condizioni attuali delleconomia, invece, è scivolato a 81 punti dagli 82,4 punti di marzo; mentre il dato sulle aspettative future è calato a 66,5 punti dai 67,9 punti di marzo.
Le aspettative di inflazione per il 2010 sono cresciute al 2,9%, dal 2,7% del dato precedente.
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