Economia

L'Ocse all'Italia: "Non disfare la riforma Fornero". Di Maio: "Non si intrometta"

La capo economista dell'Ocse invita il governo italiano a non disfare la legge Fornero: "Non crea occupazione". Dura la replica di Di Maio

L'Ocse all'Italia: "Non disfare la riforma Fornero". Di Maio: "Non si intrometta"

Botta e risposta tra l'Ocse e il governo italiano. "Penso che sia importante non disfare la riforma Fornero", ha detto la capo-economista dell'Ocse, Laurence Boone, nel corso di una conferenza stampa a Parigi per la presentazione dell'Interim Economic Outlook. "Ridurre l'età pensionabile non crea occupazione", ha avvertito. Durissima la replica del vicepremier Luigi Di Maio: "L’Ocse non deve intromettersi nelle scelte di un Paese sovrano che il governo democraticamente legittimato sta portando avanti - scrive su Facebook -. Il superamento della legge Fornero è nel contratto e verrà realizzato. Quasi due terzi degli italiani sono con noi. I burocrati se ne facciano una ragione. Siamo stati eletti anche per questo e manterremo l’impegno preso".

La crescita rallenta

L'Ocse ha rivisto al ribasso la crescita del Pil italiano nel 2018, a +1,2% dal +1,4% previsto a maggio. Per il 2019, invece, la crescita dovrebbe restare invariata all'1,1%. Questa crescita decisamente troppo moderata è dovuta, secondo l'Ocse, alle "incertezze sulle scelte politiche, più alti tassi di interesse e più lenta creazione di posti di lavoro che frenano la spesa delle famiglie". A preoccupare i paesi dell'area euro c'è anche il futuro accordo tra il Regno Unito e il resto dell'Unione europea.

"Il recente aumento degli spread sul rischio per i titoli di Stato italiani e il connesso calo dei corsi azionari delle banche italiane - prosegue l'Ocse - forniscono una dimostrazione del riemergere delle vulnerabilità nell'area dell'euro" e confermano "la necessità di ulteriori riforme per ridurre il rischio di contagio, migliorare la resilienza e rafforzare il quadro fiscale". Nella revisione dell'Economic Outlook Ocse evidenzia come "un sistema comune europeo di assicurazione dei depositi aumenterebbe la fiducia e contribuirebbe a diversificare i rischi".

Per l'organizzazione "l'introduzione di una capacità di stabilizzazione fiscale per l'area dell'euro contribuirebbe anche ad assorbire forti shock economici negativi e fornirebbe uno strumento aggiuntivo che potrebbe essere attivato in caso di recessione".

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