Ora anche gli Stati Uniti aprono il fascicolo Ghosn

Inchiesta della Sec sugli stipendi dei manager Lascia a sorpresa anche l'ex delfino, Saikawa

Ora anche gli Stati Uniti aprono il fascicolo Ghosn

Ai giudici di Tokio, che hanno trascinato in carcere Carlos Ghosn, l'ex numero uno dell'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, ora si unisce la Sec, che punta a fare chiarezza sulle retribuzioni che Nissan ha versato all'ex super manager negli Usa.

L'inchiesta, che ha portato all'azzeramento di tutte le cariche di Ghosn in seno all'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi (ultimo atto le dimissioni dagli incarichi di vertice a Parigi), si allarga dunque anche Oltreoceano. Ghosn è detenuto in Giappone da oltre due mesi con l'accusa di aver mistificato le dichiarazioni finanziarie sulla propria remunerazione, di aver sottostimato di milioni di dollari il proprio compenso e trasferito a società del gruppo le perdite personali.

È dalla chiusura dell'esercizio finanziario 2007 che Nissan non presenta più all'Autorità di Borsa di Wall Street il suo rapporto annuale negli Usa. E ora, sull'onda delle indagini a Tokio, la decisione di accendere anche un suo faro sulla regolarità dei controlli della Casa allo scopo di evitare pagamenti impropri. «Alla Sec abbiamo assicurato la piena collaborazione», ha fatto sapere un portavoce di Nissan.

La notizia che anche negli Stati Uniti si vuole indagare su possibili irregolarità riguardanti l'ex top manager, è arrivata poche ore dopo che Hiroto Saikawa, l'ad della Casa giapponese, ha dichiarato a sorpresa che lascerà l'incarico.

Quest'ultimo, ex delfino di Ghosn e, secondo molti, artefice del «golpe» che ha fatto scattare le manette ai polsi dell'ex capo, si farà comunque da parte una volta ristabiliti gli equilibri con Renault e all'interno dell'Alleanza. Ed è chiaro che, in proposito, i giapponesi rivendichino un ruolo di leadership.

Saikawa ha comunque accolto bene la nomina del nuovo vertice di Renault, in particolare quella di Jean-Dominique Senard alla presidenza, il suo interlocutore diretto con un'importante esperienza globale alla guida di Michelin. Resta da vedere se il faro acceso negli Usa dalla Sec porterà a nuovi sviluppi e inaspettati colpi di scena.

Il piano d'azione dell'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi prevede che nel 2022 le vendite globali di veicoli raggiungano quota 14 milioni (da 10,6 milioni del 2017). Quattro piattaforme comuni daranno vita a 9 milioni di queste vetture. Le sinergie sono, infatti, il punto di forza dell'Alleanza che nel 2017 è riuscita a conquistare la vetta mondiale tra i produttori.

Dalla piccola cella nella quale è rinchiuso da più di due mesi, a Tokio, Ghosn afferma di «non vedere l'ora di difendere pubblicamente la sua reputazione». Pur di lasciare la prigione, Ghosn si era detto disposto, attraverso i suoi legali, a pagare qualsiasi cauzione i giudici avessero richiesto.

Ma non è bastato, come anche le proposte di farsi applicare una cavigliera elettronica, affinché fosse continuamente sotto controllo, e di risiedere in un appartamento a Tokio, sempre sorvegliato da un servizio di sicurezza.

L'ex top manager, a questo punto, visto l'inserimento della Sec nelle indagini, sembra essere destinato a restare in cella ancora per lungo tempo prima che si arrivi a una sentenza.

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