La categoria più colpita dalla mannaia delle decisioni governative in Italia è di sicuro quella dei pensionati. L'esecutivo giallorosso non ha ancora stabilito un vero e proprio sblocco delle rivalutazioni sugli assegni e di fatto con alcune mosse rischia di mettere sempre di più a repentaglio il potere di acquisto di chi percepisce un assegno previdenziale. Già qualche giorno fa ci eravamo occupati di tutti quei pensionati che devono fare i conti con le tasse da pagare sugli immobili e le mancate entrate degli affitti a causa del blocco sfratti voluto dall'esecutivo. Ma adesso l'ombra di una Imu triplicata come annunciato dal Pd tra le pieghe di un disegno di legge per il decoro urbano, ha mandato su tutte le furie quei pensionati che hanno un immobile ad uso commerciale sfitto. E così in tanti ci hanno scritto e vogliamo raccontare le loro storie.
Tra questi c'è Biagio che non usa giri di parole: "Sento dire che si vorrebbe risolvere il problema del decoro urbano aumentando l'Imu sui locali sfitti, in modo da costringere i proprietari a cedere i locali a prezzi irrisori che non coprirebbero nemmeno le spese. Già ora i comuni pretendono dal proprietario dei locali sfitti il pagamento della tassa sui rifiuti, il che è un vero e proprio furto dato che i locali sono vuoti e quindi non producono nessun rifiuto. Insomma il locale su cui facevo affidamento per avere una piccola rendita con cui integrare la mia pensione diventa ogni giorno che passa sempre più un onere che riduce la mia pensione, un vero e proprio incubo che è fonte costante di preoccupazione. Né posso liberarmi di tale proprietà vendendola, perché nessuno acquisterebbe un bene del genere se non a prezzi irrisori".
Anche Bruno, ex ristoratore in pensione, non le manda a dire: "Il mio ristorante? Adesso che sono in pensione ho cercato di venderlo o di affittarlo, ma a causa della crisi non ci sono riuscito. Adesso sento che questi campioni vogliono finire di affossarvi, però la misura è veramente colma, io non trasformerò il mio locale in magazzino perché dovrei comunque pagare". Nella stessa situazione si trova anna che di fatto ha ricevuto in eredità due immobili sui quali già paga imposte pesantissime: "Io pago Imu, amministrazione, lavori ecc...quelle che dovevano essere delle entrate che avrebbero arrotondato lo stipendio o oramai la pensione sono solo diventati dei costi fissi che erodono il mio assegno previdenziale. Assegno accettato perché sarebbe stato completato dalle locazioni". Tutte storie queste che dovrebbero far riflettere i dem che in piena crisi Covid pensano a triplicare l'Imu su tutti gli immobili sfitti da almeno un anno e destinati ad uso commerciale. Tra le pieghe di questa proposta di legge ci sono le storie di chi potrebbe perdere davvero la propria capacità di spesa magari cosstuita con sacrifici grazie ad un assegno previdenziale e un reddito da affitto.
Ora quei soldi, secondo quanto messo sul campo dai dem, potrebbero essere destinati al pagamento di un'imposta odiosa come l'Imu che verrebbe aumentata di tre volte (qui il testo). Noi non ci fermeremo e continueremo a raccontare qui le vostre storie. Se anche voi volete dire "no" alla folle proposta Pd scrivete a redazione.web@ilgiornale.it indicando in oggetto "L'Imu della vergogna".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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