Ora sulla rete Bernabè chiede aiuto al governo

«Il progetto di scorporo della rete di Telecom Italia è complesso e costosissimo e non può gravare tutto sull'azienda». Lo spiega il presidente della società telefonica, Franco Bernabè, che ieri ha lanciato un appello a sostegno del progetto di scorporo chiedendo il supporto di tutte le forze del Paese. In particolare, della politica e dell'Agcom «nel rispetto dell'autonomia dei ruoli». Bernabè, dunque, chiede aiuto per ricostruire fiducia e valore nella società ripartendo dal progetto di scorporo della rete, al momento «congelato» in attesa di verificare l'orientamento di Bruxelles, atteso entro il 12 agosto, sugli sconti delle tariffe di unbundling, ossia di quello che pagano i concorrenti per usare la rete dell'ex-monopolista, proposti dall'Agcom stessa.
Sul tema il dibattito è aperto e anche se il presidente dell'Authority per le tlc, Angelo Cardani, ha più volte dichiarato che i prezzi dell'unbundling non influiscono sulle decisioni regolatorie per lo scorporo della rete, è ovvio che incidono invece a livello di valutazione dell'asset stesso. Lo ha riconosciuto anche il viceministro allo Sviluppo, Antonio Catricalà: «Il valore fisico della rete e dell'avviamento dipendono in parte anche dalla regolazione tariffaria». Bernabè non è comunque l'unico ad appellarsi al governo. Il presidente della Cdp, Franco Bassanini, ossia la società che fa capo allo Stato che dovrebbe acquisire la partecipazione nella società della rete, ha chiesto un potenziamento del ruolo della sua società. Bassanini ha quindi ricordato le «tre condizioni» poste da Cdp per partecipare al progetto. Ossia, accelerare gli investimenti, evitare un'alterazione della concorrenza e avere una redditività ragionevole nel medio lungo periodo.

Secondo Bassanini, inoltre, questo investimento non è incompatibile con quello già effettuato in Metroweb, che possiede la rete in fibra ottica di Fastweb e fa capo al fondo F2i che, ieri, ha distribuito agli investitori 50 milioni, tra ceole e dividendi, e stima nel 2013 ricavi per 77 milioni.

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