Parmalat, fondi sul piede di guerra

Chiesto un giudizio a Intermonte che boccia il prezzo dell'offerta

Parmalat, fondi sul piede di guerra

Si riaccende la battaglia fra Lactalis e i soci di minoranza della Parmalat dopo l'Opa lanciata dai francesi. I fondi Amber, Gamco e i piccoli soci di Azione Parmalat hanno chiesto agli esperti di Intermonte di redigere una «fairness opinion», un giudizio di congruità. E l'analisi ha bocciato l'Opa: il prezzo di 2,8 euro offerto dai francesi «non è adeguato», scrive Intermonte, che valuta Parmalat tra i 3,02 e i 3,52 euro ad azione sulla base dei multipli di mercato e tra i 2,9 e i 3,58 euro in base ai flussi di cassa attualizzati. Il documento firmato dal capo dell'investment banking di Intermonte, Fabio Pigorini, è stato inviato al collegio sindacale, alla Consob e al cda lo scorso 6 febbraio, un giorno prima che il board si riunisse per deliberare (a maggioranza) sul prezzo dell'offerta, ma non è stato preso in considerazione.

L'advisor del cda, Leonardo, e quello degli amministratori indipendenti, Lazard, avevano giudicato il prezzo «fair» anche se collocato nella parte bassa della sua forchetta di valori. Intermonte valuta di più Parmalat perché, a suo avviso, andrebbe misurata sulla base delle stime relative al 2018, quando saranno state digerite le acquisizioni dell'ultimo biennio. I risultati del 2016, spiega infatti Intermonte, risentono «dell'impatto finanziario» dello shopping ma non rispecchiano «i potenziali miglioramenti nei risultati operativi» delle società acquisite, «che potrebbero consentire al gruppo di raggiungere margini operativi in linea con i suoi livelli storici». Intermonte non considera poi i potenziali effetti del contenzioso incrociato con Citigroup (che secondo l'advisor del cda, Leonardo, potrebbe valere fino a un euro per azione nello scenario migliore e costare fino a 0,5 euro in quello peggiore).

E sottolinea come Lactalis non abbia previsto strumenti finanziari da assegnare agli aderenti all'Opa per farli partecipare agli eventuali proventi delle cause.

Per ora l'offerta di Lactalis procede a rilento con l'adesione di 581 mila azioni in dodici giorni di Borsa. Ne mancano solo altri dieci perché l'Opa terminerà il 10 marzo.

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