Parte l'Alitalia low cost ma il 2012 resta difficile

Parte l'Alitalia low cost ma il 2012 resta difficile

L'«annus horribilis» annunciato da Andrea Ragnetti per l'Alitalia avrà una sua conferma la prossima settimana quando, mercoledì 25, saranno varati i conti del secondo trimestre, quello interamente gestito dal successore di Rocco Sabelli, giunto in febbraio alla guida della compagnia. Le previsioni sono cupe: sarà peggiore del primo trimestre, nonostante la stagionalità, che da aprile a giugno è migliore di quella tra gennaio e marzo. Il rosso sarà superiore ai 109 milioni dei primi tre mesi, più di un milione al giorno: livelli, tanto per intenderci, paragonabili con quelli del vecchio carrozzone Alitalia, prima di pulizie, bad company, cassa integrazione e ristrutturazione assistita. Il 2011, l'anno che secondo il piano industriale doveva chiudersi in utile, si è concluso con una perdita operativa di 6 milioni.
Ragnetti, che agisce in continuità con Sabelli, ha preso il personale impegno di riportare la società al profitto nel 2013, anche per valorizzarla in vista di eventuali accordi o acquisizioni. E sta agendo su ogni leva a disposizione. Una di queste è quella del lavoro. Anche se la compagnia non conferma ancora, saranno alcune centinaia, probabilmente 600, i tagli al personale da eseguire a vario titolo. Ne risentiranno di più impiegati e quadri, mentre dovrebbero essere trascurabili le limature al personale di volo. In questo numero non rientrano i mancati rinnovi di contratti a tempo determinato, che formalmente non sono tagli, ma che si aggiungerebbero in numero non trascurabile, almeno altri 400. Oggi i dipendenti Alitalia sopno 14.711, contro i 14.146 dell'avvio di Cai.
Ragnetti, uomo di marketing con esperienza internazionale, ha una spiccata attenzione per la clientela e il prodotto. Così è qui che gioca la carta della novità: da ieri sono entrate in vigore le nuove tariffe «fisse» sulla Roma-Milano, tre «easy» e due «comfort», tra i 99 e i 289 euro a tratta, legate all'anticipo della prenotazione e ad alcuni servizi accessori. Cambia il numero delle tariffe, che prima erano 44, ma cambia soprattutto la mentalità di approccio, più di stampo ferroviario: le tecnologie e le compagnie low-cost hanno abituato a tariffe mutevoli, in un costante incontro tra domanda e offerta.

È una novità in controtendenza con il mercato, forse unica al mondo e la sua introduzione proprio sulla Milano-Roma fa pensare anche alla «concorrenza» del treno, che Ragnetti sostiene nell'intento di evitare i provvedimenti dell'Antitrust, la cui pronuncia è attesa per ottobre. É poi imminente - questione forse di ore - la decisione della stessa Autorità sull'integrazione con Wind Jet, la compagnia siciliana attraverso la quale Alitalia vorrebbe rafforzarsi sul mercato.

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