Quasi 340mila partite Iva fuori dal forfettario.
Con la manovra di bilancio approvata dal governo poco prima di natale, erano state introdotte dal ministero dell'Economia e delle finanze alcune restrizioni per l'accesso al regime che avevano creato non pochi malumori nel comparto dei lavoratori autonomi che si è visto modificare in "corso d'opera" il proprio sistema di tassazione. Lo statuto del contribuente non prevede l'applicazione retroattiva di misure e impone che trascorrano almeno 90 giorni tra la comunicazione ufficiale e l' applicazione pratica. Eppure il governo ieri, in commissione bilancio, ha confermato le restrizioni che rappresenteranno una vera e propria batosta per le partite Iva: chi nel 2019 ha sforato il reddito di 30mila euro derivante da lavoro dipendente, assimilabile o da pensione, è stato espulso dal regime forfettario a partire dal primo gennaio.
Circa 300mila autonomi, così, vedranno aumentare le proprie imposte complessive con una percentuale che varia tra il 50 e il 75%, tornando, di fatto, alla situazione del 2018. Ma a differenza di due anni fa dove gli autonomi facevano i conti con il regime vigente, questa volta chi si era fatto i conti sul sistema al 15% sul proprio indice di redditività, si troverà a dover rifare i calcoli e, soprattutto, a stravolgere non di poco la propria programmazione familiare.
Ad essere coinvolti in questa decisione del governo non saranno solo le partite Iva con reddito da lavoro dipendente o da pensione superiore ai 30mila euro, ma anche gli autonomi che si siano avvalsi di collaboratori per un importo superiore 120mila euro. Anche qui il rischio è alto, considerando che pur di restare nel regime forfettario questa platea potrebbe decidere o di non avere pià collaborazioni (creando un danno indiretto all'altro lavoratore e al gettito fiscale che da loro potrebbe derivare) o, nel peggiore dei casi, pensare al "nero".
Insomma, una vera e propria stangata su un regime che aveva dato un forte slancio al rilancio delle economia e per le partite iva non finiscono le difficoltà.
Per i contribuenti passati al regime forfetario nel 2020 potrebbe essere davvero difficile recuperare l'Iva sulle fatture ricevute quest'anno ma per acquisti dell'anno scorso. Difatti, se l’anno di ricezione della fattura e quello di esigibilità dell’imposta non coincidono, dovrà essere fatto il difficile calcolo sulle condizioni esistenti nel momento in cui l’Iva è divenuta esigibile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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