Il patrimonio al top storico Ma a marzo raccolta in rosso

Il buon andamento dei mercati azionari e obbligazionari a marzo ha consentito all'industria italiana del risparmio gestito di fissare il nuovo record storico in termini di patrimonio in gestione a 2.144 miliardi di euro, quasi equamente suddiviso tra fondi comuni (1.063 miliardi) e gestioni di portafoglio (1.081 miliardi). Tuttavia, nonostante la buona intonazione dei mercati finanziari, è proseguito a marzo il disinteresse dei sottoscrittori italiani nei confronti del risparmio gestito. Infatti la raccolta netta è finita in rosso per 597 milioni, con i fondi comuni che hanno accusato deflussi netti mensili per 708 milioni mentre le gestioni di portafoglio hanno chiuso in attivo per 111 milioni. Da segnalare che, all'interno delle gestioni di portafoglio, quelle dedicate agli istituzionali hanno terminato il mese in attivo per 760 milioni mentre quelle per gli investitori retail hanno contabilizzato deflussi netti mensili per 649 milioni. Anche all'interno dei fondi comuni i gusti dei risparmiatori risultano tutt'altro che omogenei. I flussi mensili hanno infatti premiato i fondi obbligazionari (1,9 miliardi di raccolta netta) e quelli bilanciati (272 milioni) a discapito dei flessibili (-735 milioni), dei monetari (-762 milioni) e, soprattutto, dei fondi azionari (-1,26 miliardi). Saldi mensili che ricalcano il trend già evidenziato in febbraio. Alla luce di questi dati e degli andamenti dei mercati finanziari, a fine marzo i fondi obbligazionari vantavano 384,6 miliardi di asset complessivo (pari al 38,3% del totale di mercato), e precedevano i flessibili fermi a 252,8 miliardi (25,2% di market share), gli azionari a 214 miliardi (21,3%), i bilanciati a 114,5 miliardi (11,4%) e i fondi monetari a 35,3 miliardi (3,5%).

Infine, come di consueto, una panoramica sul confronto tra fondi di diritto italiano ed esteri con questi ultimi che a marzo hanno chiuso in lieve attivo (9 milioni) contro il rosso per 629 milioni dei fondi di diritto italiano.