Pensioni, chiude il "paradiso". Botta di tasse sugli assegni

Il Portogallo vara la stangata con un'imposta del 10 per cento. E ora potrebbe toccare agli altri Paesi.

Pensioni, chiude il "paradiso". Botta di tasse sugli assegni

Il paradiso chiude. Migliaia di pensionati dovranno fare i conti con una grossa novità: gli assegni percepiti all'estero saranno tassati. A fare da apri pista in questo senso è il Portogallo. Una delle mete preferite per chi sfugge dalla pesante tassazione italiana, di fatto chiude le porte e mette le mani nelle tasche dei pensionati italiani. Lisbona ha infatti annunciato una tassa del 10 per cento per tutte le entrate previdenziali degli stranieri "residenti non abituali in loco". Traduzione: cade così l'esenzione fiscale per 10 anni per tutti i pensionati che si trasferiscono a vivere tra i vicoli della capitale portoghese. Non è un dettaglio da poco per due motivi abbastanza semplici: il primo riguarda la prossimità. Il Portogallo è il paradiso per pensionati più vicino al nostro Paese e non a caso è il porto di attracco preferito da chi lascia il lavoro e vuole godersi a pieno l'assegno. Il secondo motivo riguarda i pensionati che vivono ancora in Italia e che stavano preparando le valigie per trasferirsi. Dovranno rivedere il loro piani. Inoltre non è escluso che dopo la scelta di Lisbona questo nuovo piano non venga adottato anche da Cipro e da altri Paesi che hanno una tassazione favorevole per i pensionati italiani.

C'è però un piccola, piccolissima buona notizia. La stangata fiscale riguarda per il momento solo i nuovi pensionati che si trasferiranno, restano al riparo tutti coloro che già vivono nel Paese lusitano. Ma il governo socialista potrebbe fare un'inversione a U e dunque andare a mettere le mani nelle tasche di chi è già in Portogallo con nuove imposte. Ovviamente, come rea facile prevedere, la mossa dell'esecutivo non è stata digerita ad esempio dagli imprenditori edili che in questi anni hanno costruito diversi appartamenti proprio figli della grande richiesta arrivata dai pensionati italiani che si sono trasferiti in Portogallo. Lisbona dal 2009 è uno dei poli attrattivi per i pensionati stufi del prelievo fiscale italiano. Una mossa decisa in piena crisi economica che aveva dato energia all'economia portoghese. Adesso, 11 anni dopo, lo scenario è cambiato. Il Portogallo vede la luce di una ripresa e ha ceduto alle pressioni degli altri Paesi Ue che avevano protestato in modo chiaro contro Bruxelles per i vantaggi fiscali previsti da Lisbona. Insomma l'oceano diventa amaro.

La exit strategy che prevedeva valigie e alloggi in Portogallo per una terza età serena e lontano dalle tasse pare essere finita. Il Fisco, anche in Portogallo, ha vinto la sua partita. Dopo l'abolizione dell'esenzione Imu, ora le tasse puntano dritto sugli assegni.

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