Postbank: guadagni poco? Paga il conto

Le Poste tedesche mettono un canone per i redditi più bassi

Dopo Raiffeisen Gmund, la piccola banca cooperativa tedesca che da settembre chiederà lo 0,40% sui depositi oltre i 100.000 euro, tocca a Postbank: la banca, primo istituto privato per numero di clienti in Germania dopo le casse di risparmio e le popolari, ha deciso di rivoluzionare la propria offerta, limitando fortemente quella a costo zero.

Come annunciato da Susanne Kloess, consigliere di Postbank, dal primo novembre avere un conto corrente gratis sarà possibile solo per i giovani fino a 22 anni e per i clienti che hanno entrate pari ad almeno 3.000 euro al mese. La maggior parte dei correntisti Postbank (5,3 milioni di persone su un totale di 14 milioni di clienti), ha ammesso la banca, dovrà pagare una qualche forma di commissione. Per la prima volta viene introdotta una commissione base, pari a 1,90 euro, per il conto online. La commissione base per la gestione di un conto corrente più conto online sarà di 3,90 euro mentre finora bastavano entrate mensili per 1.000 euro per non pagare niente. Se si è sotto i 3.000 euro è anche possibile scegliere un pacchetto premium al costo di 9,90 euro al mese. A beneficiare della rivoluzione saranno solo i clienti con entrate inferiori a 1.000 euro al mese (1 milione di persone circa) che finora pagavano 5,90 euro al mese, somma che scende ora a 3,90 euro. Chi guadagna tra 1.000 e 3.000 euro al mese dovrà, invece, pagare da novembre la commissione base di 3,90 euro al mese.

La notizia si inserisce in un trend generale del settore bancario che sta cancellando le offerte gratis per compensare la minore redditività dovuta alla politica ultra-accomodante della Bce e, in particolare, il pedaggio dello 0,40% che la banca centrale guidata da Mario Draghi fa pagare alle banche che depositano la propria liquidità presso l'Eurotower. In Germania, tuttavia, non tutte le banche intendono seguire la strada intrapresa da Raiffesen Gmund e Postbank.

Deutsche Bank ha assicurato che «da noi non succederà», anche se la fase di tassi di interesse estremamente bassi costringerà molte banche tedesche ad aumentare i costi di gestione dei conti: «Un conto in banca è un servizio che ha un costo», ha spiegato Christian Sewing, responsabile del retail banking nel board della prima banca privata tedesca.

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