È oggi il grande giorno del debutto in Borsa di Poste Italiane.
Il Tesoro ha comunicato che il prezzo dell'ipo (offerta pubblica iniziale, ndr) è stato fissato a 6,75 euro per azione, a metà della forchetta tra 6 e 7,5 euro. Durante la conferenza stampa di stamattina, il ministro Pier Carlo Padoan ha comunicato che dalla quotazione sui mercati il Tesoro si aspetta un incasso di quasi 3,4 miliardi.
Il titolare del dicastero di via XX Settembre ha poi specificato che questa somma dovrebbe essere destinata a ridurre il debito: "un obiettivo fondamentale per la strategia economica del governo, una riforma strutturale che si conclude dopo un grandissimo lavoro."
Secondo il Sole 24Ore Radiocor, tra gli investitori principali che hanno acquistato i pacchetti di azioni più importanti si contano i fondi sovrani cinesi China Investment Corporation e State Administration of Foreign Exchange, oltre al Kuwait Investment e la Norges Bank. Importante anche la domanda dei fondi statunitensi Blackrock e George Soros.
Il 30% delle azioni messe in vendita è andato al retail, il 70% agli investitori istituzionali - ma senza che nessuno di questi ultimi sia salito sopra il 2%.
È questo che ha consentito al ministro di affermare che "la privatizzazione di Poste Italiane si è conclusa con successo".
"È un successo in termini quantitativi- esulta Padoan in una nota - perché la domanda è stata pari a più di 3 volte l'offerta, e in termini qualitativi, perché hanno aderito tanti piccoli risparmiatori ma anche grandi investitori, dall'Italia e dall'estero.
È una dimostrazione di fiducia nel piano industriale dell'azienda ma anche nel nuovo corso dell'Italia." Il ministro ha poi ricordato che quella di Poste Italiane è stata la più grande quotazione in Borsa dell'anno in Europa, annunciando le privatizzazioni proseguiranno con Enav e Ferrovie dello Stato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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