Economia

Il salasso della benzina: perché spenderemo 400 euro in più

In costante aumento il prezzo di benzina e gasolio, una stangata annua di 400 euro per le famiglie. Assoutenti e Codacons chiedono interventi al governo

Il salasso della benzina: perché spenderemo 400 euro in più

I prezzi dei carburanti continuano purtroppo a salire, destando forti preoccupazioni fra le varie associazioni dei consumatori. Ultimi dati del Mite (Ministero della transizione ecologica) alla mano, durante la scorsa settimana il prezzo della benzina verde in modalità self service è arrivato mediamente a 1,819 euro al litro, con un rincaro di 2,26 centesimi rispetto alla settimana precedente. Cresce anche il costo del diesel, che con un aumento di 2,33 euro ha ormai superato 1,690 euro al litro. Si tratta di picchi massimi: per quanto riguarda la benzina, si tratta del massimo raggiunto da ottobre 2012, mentre per il gasolio da marzo 2013.

Stando a quanto rilevato da Staffetta Quotidiana, il giro di rialzi ha interessato tutti. Stamani Eni ha aumentato di due centesimi al litro i prezzi di benzina e gasolio, e di un centesimo quelli del Gpl. Stesso dirsco anche Q8, IP e Tamoil.

L'appello di Assoutenti

Dura la posizione di Assoutenti nei confronti dell'esecutivo, che ad oggi non ha ancora preso misure per cercare di arginare l'incremento dei prezzi. L'aumento dei prezzi porterà via dalle tasche delle famiglie circa 400 euro all'anno. "Di fronte all'escalation dei listini dei carburanti che portano un pieno a costare oggi oltre 16 euro in più rispetto allo scorso anno, il governo non ha ancora adottato alcuna misura, e ci chiediamo cosa aspetti ad intervenire", è la denuncia dell'associazione. Il rialzo del costo dei carburanti, ha spiegato il presidente Furio Truzzi, non aggraverà solo la spesa per i rifornimenti, ma causerà anche serie conseguenze sui prezzi al dettaglio, impoverendo ulteriormente famiglie e imprese.

"Rivolgiamo un appello al presidente del Consiglio Mario Draghi", ha concluso Truzzi, "affinchè convochi le associazioni dei consumatori allo scopo di studiare le misure più efficaci da adottare per contrastare la crescita senza sosta dei listini, che rischia di avere effetti devastanti sulla ripresa economica del paese".

L'allarme di Codacons

I continui rincari hanno portato anche il Codacons a rivolgersi direttamente al governo, chiedendo maggiori tutele nei confronti delle famiglie. "Oggi la benzina costa il 22,3% in più rispetto ad un anno fa, mentre per il gasolio si spende il 24,3% in più. Per le tasche dei consumatori si tratta di un rincaro da +16,5 euro a pieno, che determina una stangata annua da quasi +400 euro a famiglia (precisamente +397 euro) solo per i maggiori costi di rifornimento", ha dichiarato il presidente dell'associazione Carlo Rienzi, come riportato da Ansa.

L'aumento dei prezzi, ha sottolineato Rienzi, sta avendo degli effetti diretti anche sul costo al dettaglio, provocando un incremento dei listini in tutti i settori. Si tratta, quindi, di una emergenza nei confronti della quale l'esecutivo è tenuto ad intervenire con urgenza con provvedimenti concreti.

In meno di un mese e mezzo, un litro di benzina ha subito un rincaro pari a 10 centesimi, che si traduce in 4 euro e 99 centesimi a pieno, calcola l'Unione nazionale consumatori. Il gasolio, invece, costa 5 euro e 26 centesimi in più. Una vera e propria stangata su base annua, pari a 396 euro all'anno sia per la benzina che per il gasolio.

Oltre a pensare ai rincari di luce e gas, dunque, il governo dovrebbe pensare anche ai carburanti, diminuendo "le accise di almeno 20 centesimi".

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