La futura Fondazione Bpm, perno della «spa ibrida» proposta dal presidente Andrea Bonomi, è destinata a perdere le proprie prerogative in caso di Opa sull'istituto. È quanto emerge dalla bozza di statuto della nuova Bpm spa, consultata da Radiocor, che espone i dettagli del «progetto Ovidio» di Bonomi. La «Metamorfosi» di Bpm prevede la nascita di una fondazione attraverso la quale i dipendenti soci eleggerebbero tre consiglieri di sorveglianza su 15 e che sarebbe destinataria del 5% dell'utile netto per le iniziative mutualistiche. Lo statuto prevede, però, la perdita di entrambe le prerogative in caso di Opa. C'è poi una «poison pill» a carico del nuovo proprietario: se vorrà smantellare la fondazione dovrà accollarsi il pagamento di un indennizzo in denaro.
Il progetto è ancora all'esame di Bankitalia e potrà essere soggetto a modifiche. Il rimborso dei Tremonti Bond è invece previsto entro il 28 giugno, per evitare l'aggravio dei tassi. L'aumento di capitale scatterebbe il 9 settembre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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