Nei primi sei mesi Prysmian raccoglie i frutti dell'integrazione con Draka, che sta procedendo in linea con il piano, e migliora la redditività, scommettendo per il 2012 su margini nella parte alta delle stime.
La società che opera nel settore dei cavi e sistemi per l'energia e le telecomunicazioni chiude la semestrale con ricavi stabili a 3,9 miliardi, grazie alla diversificazione geografica e di prodotto. La crescita delle vendite in Nordamerica (+18,9%) e in Sudamerica (+9%) ha compensato la flessione in Europa (-4,1%), mentre il calo nella divisione cavi e sistemi energia è stato controbilanciato da un miglioramento nei cavi e sistemi di tlc. Migliora del 7,4%, a 308 milioni, il margine operativo lordo rettificato, ossia prima di oneri e proventi non ricorrenti, soprattutto grazie ai business tlc e industrial, ma anche grazie alla riduzione dei costi di struttura derivanti soprattutto dalle sinergie dell'integrazione con Draka. In crescita anche il risultato operativo, sempre rettificato, a 229 milioni (+8%). Balza così l'utile netto rettificato a 130 milioni, dai 113 dello stesso periodo dell'anno precedente (+15%). La semestrale torna in utile archiviando un risultato netto di 90 milioni dopo il rosso di 156 milioni dei primi sei mesi del 2011, quando avevano pesato accantonamenti per 200 milioni. Per l'esercizio 2012 la società ex Pirelli ha poi confermato, anche grazie alla consistenza dell'attuale portafoglio ordini, la guidance di un ebitda rettificato tra i 600 e i 650 milioni (568 milioni nel 2011), sbilanciandosi però verso il raggiungimento della parte alta dell'intervallo, quindi sopra i 625 milioni.
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