Economia

Il "pugno di ferro" del Fisco: controlli e blitz per 11 anni

Col dl Fisco aumenta di un terzo la prescrizione per i reati tributari. Entrate e Gdf avranno più tempo per le verifiche

Il "pugno di ferro" del Fisco: controlli e blitz per 11 anni

Dopo gli 8 anni di accertamenti fiscali su ogni singola fattura elettronica arriva un nuovo girone dantesco per i contribuenti. Tutti i reati legati al Fisco subiranno un'estensione della prescrizione fino a 11 anni. Cosa significa? Che per più di un decennio andranno messe da parte fatture e documenti che possono essere utilizzati nel caso di un accertamento fiscale. A spiegare come stanno le cose e soprattutto le novità che riguarderanno tutti i contribuenti, come ricorda ilSole24Ore, è il Generale della Guardia di Finanza Luigi Vinciguerra in audizione alla Camera sul dl Fisco: "Per i reati fiscali è previsto un aumento di un terzo della prescrizione, sono circa altri 2 anni e mezzo. Il che vuol dire che per perseguire questi reati la giustizia avrà 10 anni e mezzo-11 anni per contrastare questo reati rispetto agli 8 anni fino ad oggi previsti". Parole fin troppo chiare che alzano il velo su quanto sta nascendo dietro le quinte della manovra: una vera e propria strategia di pressing fiscale su milioni di contribuenti. Chiariamo subito un punto: la manovra giallorssa ha l'obiettivo di accelerare sulla lotta all'evasione e al nero. Ma diverse misure che vanno in questa direzione di fatto stanno creando un vero e proprio Stato di polizia fiscale.

Tutti i rischi della nuova lotta al nero

Lo stesso Garante delle Privacy ha più volte sottolineato che i controlli sulle banche dati con risparmiometro o evasometro vanno a toccare la riservatezza dei dati degli stessi contribuenti. A questo si affianca un inasprimento delle pene per gli evasori col carcere fino a 8 anni e ora, ultimo tassello, l'estensione a 11 anni della prescrizione. Insomma il Fisco avrà molto più tempo per mettere nel mirino il singolo contribuente che potrà subire un accertamento improvviso anche nell'arco di tempo di più di un decennio. Ma non finisce qui. Come abbiamo ricordato qualche giorno fa, questo nuovo corso della lotta all'evasione è stato declinato anche sul fronte delle fatture fiscali. Infatti proprio il nuovo strumento che viene usato da professionisti ed esercenti potrà essere contestato o monitorato dal Fisco e dalla stessa Gdf per 8 anni.


Fatture per 8 anni

Anche in questo caso c'è da sottolineare un inasprimento dei controlli. Parallelamente all'estensione temporale del periodo "a rischio" controllo, c'è anche da rilevare che Entrate e Gdf avranno accesso anche a dati extratributari presenti nelle fatture: il rapporto contrattuale tra fornitore e cliente, la natura e le caratteristiche del prodotto. Insomma la lotta all'evasione da parte del Fisco ormai è dietro l'angolo (il 12 novembre dovrebbe partire il risparmiometro).

Ma a farne le spese saranno anche quei contribuenti che pur non avendo commesso nulla, dovranno rendicontare e conservare per 11 anni le prove da presentare in una eventuale "difesa" davanti alla "corte del Fisco".

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