Via libera di Consob alla raccolta di capitali online per le start-up. La Commissione presieduta da Giuseppe Vegas ha pubblicato, infatti, l'atteso regolamento per l'equity crowdfunding. L'Italia è il primo Paese in Europa a dotarsi di una simile norma. Per equity crowdfunding si intende la possibilità, per le imprese, di raccogliere capitali di rischio (founding) attraverso Internet, svolgendo così un appello al pubblico rivolto a un elevato numero di destinatari (crowd). Il regolamento per il crowdfunding, ovvero del finanziamento di massa, era stato voluto fortemente a inizio 2012 dall'ex ministro allo Sviluppo, Corrado Passera, con il decreto sulle start-up innovative.
Di fatto, il fenomeno prevede che nascano delle vetrine online di società da lanciare con i soldi del grande pubblico. È una grande opportunità, ma anche un grande rischio, visto che l'eventuale fallimento di un'azienda comporterebbe la perdita totale dell'investimento.
Per questa ragione il regolamento, che nasce dopo diversi mesi di consultazione, punta a fissare diversi paletti per evitare che il risparmiatore possa inciampare in scelte sbagliate. Come prima cosa, quindi, il regolamento dispone l'istituzione di un registro dei gestori dei portali che sarà contenuto nel sito della Consob. Vengono definiti, quindi, i requisiti di onorabilità dei soggetti che detengono il controllo e quelli di onorabilità e professionalità dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo. In sintesi, l'onorabilità è legata all'insussistenza di condanne penali, mentre la professionalità è legata sia all'esperienza che alle competenze specifiche degli amministratori.
Il regolamento fissa, poi, le regole di condotta dei gestori.
Puntare sulle start-up più facile per gli italiani
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