Dopo anni di voci ricorrenti, per la prima volta Qatar Airways esce allo scoperto e dichiara interesse all'acquisto di Meridiana, la seconda compagnia italiana, con base in Sardegna. Ieri il ceo di Qatar, Akbar Al Baker, ha detto: «Abbiamo studiato Meridiana con attenzione e siamo in fase di due diligence». Nessun impegno, dunque, ma una strada già imboccata. I colloqui coinvolgono personalmente Karim Agha Kan, azionista al 100% di Meridiana. Qui va fatto un inciso. Meridiana da alcuni anni è in profonda crisi e il 30 aprile è stato sottoscritto al ministero dello Sviluppo economico un accordo quadro che comprende due cose in particolare: la cassa integrazione per un anno per un numero ancora imprecisato di dipendenti, e la ricerca di un partner. Il governo, dunque, è impegnato in prima persona. Ieri il presidente del Consiglio Matteo Renzi era in Sardegna dove la Qatar foundation investirà 1,2 miliardi per l'ex ospedale San Raffaele, oggi Mater Olbia; contemporaneamente Al Baker annunciava l'interesse per Meridiana.
Negli anni il nome della compagnia del Golfo come possibile acquirente è stato fatto più volte, sempre smentito. L'interesse sembrava valorizzare i collegamenti verso la Costa Smeralda, anch'essa recente investimento dei fondi del Qatar. Oggi c'è di più: lo sbarco di Etihad in Italia con l'acquisto del 49% di Alitalia può indurre Qatar a rafforzare il suo ruolo nel Paese, dove è già presente con collegamenti da Roma, Milano e Venezia.
Oggi, vista la disponibilità del governo, potrebbe rivendicare un trattamento simile a quello riservato a Etihad nell'operazione Alitalia; e quindi, oltre a nuovi diritti di traffico, anche una serie di richieste legislative e infrastrutturali. Al Baker, senza perifrasi, ha detto: «Purtroppo siamo schiavi delle autorità italiane.
Saremmo contentissimi di avere più destinazioni, anche perché qui ci sono molte opportunità di espansione, l'Italia ha un mercato enorme. Renzi sta cercando di favorire il business. Quando ci sarà concesso di avere maggior accesso sarà di gran beneficio. Nessun Paese dovrebbe proteggere le compagnie di bandiera». Più esplicitò di così.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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