Mediolanum centra le attese degli analisti con un utile di 199,5 milioni nel primo semestre. Il dato è inferiore dell'8% rispetto a un anno prima, che aveva però avuto un boost di 53 milioni grazie al recupero di valore degli investimenti a fair value. «Al netto delle componenti straordinarie, il gruppo sta andando molto bene», ha detto il vicepresidente Massimo Doris, convinto che il 2013 sarà un esercizio «molto buono». In Borsa il titolo ha chiuso in progresso del 2,63% a 5,65 euro.
L'utile netto del mercato domestico è sceso del 10% a 188,2 milioni (-10%), mentre Banca Esperia (la joint venture con Mediobanca nel private banking) ha spinto i profitti a 7,2 milioni (+87%). La prova della forza di Mediolanum è la raccolta, che «con un totale di 2,57 miliardi ha superato in sei mesi il risultato record di 2,35 miliardi dell'intero 2012», ha ricordato Doris che guida anche la controllata Banca Mediolanum. Le sofferenze nette sui crediti sono allo 0,18%, contro una media di mercato del 3,3%, prosegue Doris, dicendosi «tranquillissimo» sulla situazione dell'istituto anche rispetto agli accertamenti che Bankitalia ha avviato sull'intero sistema.
Raccolta record per MediolanumRisparmio gestito
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