Rcs, Bonomi contesta i valori di Cairo

«L'Opas vale 0,90 euro perché aumenta il debito». Ma la Borsa la spinge fino a 1,05

di Marcello Zacché

Andrea Bonomi rompe il silenzio, parla dell'Opa lanciata sul 100% di Rcs a un euro per azione e contesta la valutazione dell'operazione concorrente, quella proposta da Urbano Cairo. Secondo il patron di Investindustrial (il private equity che guida la cordata composta da Mediobanca, Pirelli, Unipol e Della Valle), con l'ultimo rilancio di venerdì l'offerta di Cairo resta inferiore a un euro. Mentre lo stesso Cairo, sulla base dei prezzi di Borsa, nel comunicato approvato da Consob, ha valutato in 1,04 euro il valore offerto ai soci Rcs. L'editore milanese, infatti, ai soci Rcs offre 0,25 euro più 0,18 azioni della sua Cairo Communication. Queste, venerdì sera valevano 4,38 euro. Quindi le due componenti dell'Opas (offerta pubblica di acquisto e scambio) sommate facevano 1,04 per ogni azione Rcs.

Bonomi, invece, in una conference call con la stampa, ha ieri detto che «a mio parere, l'effettiva valorizzazione dell'offerta di Cairo dovrebbe tenere conto dell'indebitamento che Cairo Communication dovrà assumere per poter pagare agli azionisti Rcs la componente in contanti dell'offerta, pari a 0,25 euro». E quindi, per Bonomi, «nell'ipotesi di adesione al 100% da parte degli azionisti Rcs all'Opas Cairo, il debito aggiuntivo sarebbe di 130 milioni che, in termini di valore, comporterebbe una riduzione teorica del corrispettivo dell'Opas di 0,14 euro per azione Rcs». Quindi 0,90 euro al momento dell'annuncio.

Un'interpretazione matematica che considera i 25 cent offerti da Cairo alla stregua di un dividendo, non calcolando, invece, che essendo questi parte integrante dell'offerta, permetteranno al socio Rcs di diventare socio Cairo e di avere in effetti più debito da lato passivo, ma anche il controllo di Rcs da quello attivo.

Vedremo oggi se la Consob, di fronte a questa guerra di cifre, prenderà una posizione. Nel frattempo il mercato sembra premiare l'Opas: le azioni di Cairo Com sono salite ieri dell'1,6% a 4,45 euro, alzando il valore dell'Opas a quota 1,05. Mentre i titoli Rcs balzavano del 15% chiudendo a 0,98 euro. Un esito che anche in questo caso Bonomi interpreta contro-intuitivamente: «Il mercato - ha detto - considera la nostra offerta vincente e per questo non penalizza i titoli Cairo rispetto all'esborso che la società dovrà affrontare per pagare la componente cash». In questo caso, secondo i calcoli di Investindustrial, il titoli Cairo dovrebbero perdere circa 75 cent, pari al nuovo debito consolidato per azione.

Intanto Cairo, che ha parlato alla Reuters, agli azionisti Rcs prefigura scenari interessanti: «Se Cairo Communication arrivasse al 60% di Rcs acquisirebbe un valore dalla partecipazione di circa 800 milioni.

Io spenderei per l'Opas (al 60%) 320 milioni: c'è un valore aggiuntivo di circa 400 milioni che, diviso per tutte le azioni Cairo (comprese le nuove) significherebbe 3,5 euro in più per ogni titolo: raddoppierebbe quasi il suo valore». Parallelamente Cairo rassicura sulla qualità di informazione e sulla linea editoriale che avrebbe, sotto la sua gestione, il Corriere della Sera, di cui confermerebbe il direttore Luciano Fontana.

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