Economia

Reddito di cittadinanza a chi ha la seconda casa

Il reddito di cittadinanza andrà anche a chi ha una seconda casa. Ecco il nuovo paletto che potrebbe allargare la platea per i sussidi

Reddito di cittadinanza a chi ha la seconda casa

Il reddito di cittadinanza andrà anche a chi ha una seconda casa. Sarebbe questa l'ultima novità che sta per arrivare nelle linee guida per l'erogazione del sussidio voluto dai grillini. Secondo quanto riporta il Sole 24 Ore il reddito minimo verrà esteso anche ai proprietari di seconde case, terreni o box. Ma con un paletto: la proprietà non deve superare i 30 mila euro. Il provvedimento che introduce il reddito di cittadinanza è ancora allo studio del governo e l'esecutivo dovrà in queste settimane fissare i plaetti per l'eregozaione dell'assegno. Un punto sembra abbastanza chiaro: tutte le spese fatte con il reddito di cittadinanza verranno monitorate.

La somma, come già annunciato nelle scorse settimane, verrà accreditata su una carta e potrà essere usata solo per determinate spese come ad esempio il pagamento dell'affitto, l'acquisto della spesa. Vietato dunque usare i soldi per scommesse o per l'acquisto di sigarette. Il reddito minimo dovrebbe debuttare entro il mese di marzo. Chi otterrà il reddito di cittadinanza dovrà anche siglare un accordo con i centri per l'impiego per svolgere lavori di pubblica utilità. Inoltre sarà possibile rifiutare solo per tre volte un'offerta di lavoro. Al terzo rifiuto si perde il sussidio. Ma qui c'è un'altra novità: si potrà rifiutare un lavoro lontano dal proprio domicilio.

Le soglie per il momento restano di 50 chilometri per un sussidio di un anno e di 80 chilometri per un sussidio che va oltre un anno.

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