Rete unica, Tim incalza Open Fiber

Gubitosi: "È indispensabile". Ma è stallo Enel-Cdp su Macquarie

Rete unica, Tim incalza Open Fiber

Non basta l'ottimismo dell'ad Luigi Gubitosi per far crescere il titolo in Borsa. Ieri Tim è scesa dell'1,19% nonostante il top manager, in conference call con gli analisti dopo i conti dei 9 mesi chiusi con un utile netto in aumento del 38% annuo a 1,2 miliardi di euro, ha promesso un quarto trimestre migliore del terzo che pure ha visto una generazione di cassa significativa (462 milioni euro, +22%).

Ma il vero nodo è la rete unica, ossia la fusione tra la rete in fibra di Tim e quella di Open Fiber, controllata al 50% ciascuno da Enel e Cdp. «Noi - ha detto - abbiamo in corso un confronto con governo e Cdp e siamo pronti a partire non appena gli azionisti di Open Fiber decideranno sull'offerta fatta dal fondo australiano Macquarie. Il dossier lo hanno in mano da due mesi e dunque, certamente, lo avranno imparato a memoria». Insomma, per Tim la rete unica va fatta senza ulteriori ritardi. «La rete dovrebbe essere già un dato acquisito - ha detto Gubitosi- serve a sviluppare rapidamente il 5G , l'intelligenza artificiale, il cloud. Dobbiamo rendere più consapevoli imprese, cittadini, Pa, delle enormi opportunità offerte dalla tecnologia come Internet delle cose, blockchain».

Un aiuto potrà arrivare dalla Ue. «Al settore arriverà circa il 20% dei fondi del Recovery Plan - ha spiegato - un intervento molto forte che darà una spinta al mercato digitale». Per quanto riguarda FiberCorp, l'ad ha confermato che lo scorporo sarà completato entro la fine dell'anno. Quanto a Tim Brasil, controllata che un tempo era in vendita, Gubitosi ha specificato che si tratta di «un valore per i nostri azionisti. Vogliamo che la società diventi leader o tra i leader di mercato. Certo in Brasile ci sono poche compagnie, ma essere leader per noi significa guadagnare di più ed essere più efficienti».

Gubitosi ha anche

annunciato che per la Puglia è vicino il traguardo di essere la prima regione con il digital divide azzerato con le linee a banda ultralarga al 99%. Tim si è impegnata a chiudere il divario digitale in tutta Italia nel 2021.

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