Economia

Riforma delle imposte fiscali, chi rischia un taglio allo stipendio fino a 1.200 euro

I calcoli sulle buste paga con il nuovo Fisco. Ecco chi rischia davvero la batosta

Riforma delle imposte fiscali, chi rischia un taglio allo stipendio fino a 1.200 euro

L’effetto riforma fiscale non è ancora finito: si attende, infatti, di capire come la riforma delle addizionali, regionali e comunali, andrà a incidere sugli stipendi degli italiani. Nel dettaglio, la novità è quella che porta all’introduzione della cosiddetta sovrimposta che andrà a sostituire quelle che oggi sono le addizionali Irpef gestite dagli enti locali. Tecnicamente la differenza è data dal fatto che mentre le addizionali corrispondono a delle aliquote locali da applicare alla base imponibile erariale, le sovrimposte consistono invece in aliquote locali applicate al gettito del tributo erariale. Praticamente, invece, la novità è che ci sarà una sovrimposta decisa dal Governo centrale, mentre Regioni e Comuni avranno un piccolo spazio di manovra. Viene meno, ad esempio, la possibilità di fissare delle soglie di esenzione, come pure delle aliquote differenziate per le fasce di reddito: sarà il governo a decidere in merito alla progressività dell’Irpef, mentre regioni e comuni per garantirsi lo stesso gettito delle addizionali dovranno fissare un’aliquota di equilibrio restando nei limiti fissati a livello nazionale.

Il problema è che per poter garantire lo stesso gettito la sovrimposta sarà proporzionalmente più elevata, rispetto a quella che era l’aliquota dell’addizionale, nelle realtà più ricche. I comuni con redditi più bassi, invece, per arrivare allo stesso gettito previsto con le addizionali dovranno prevedere un’aliquota di equilibrio, in aggiunta alla sovrimposta nazionale, quanto più vicina al limite massimo fissato. A farne le spese i contribuenti, specialmente coloro che trovandosi in comuni e regioni più povere rischiano di subire un’aliquota più alta rispetto a quella che era prevista per le addizionali. I più penalizzati saranno coloro con reddito superiore ai 75 mila euro annui, i quali rischiano di dover pagare 1.200 euro in più l’anno. Tra i 55 mila e i 75 mila euro, invece, il taglio annuo può toccare quota 400 euro; sotto i 55 mila si scende progressivamente, fino ad arrivare a 200 euro l’anno. Non preoccupa particolarmente, invece, l’effetto sovrimposta per i redditi sotto i 30 mila euro, in quanto al massimo dovranno pagare 40 euro in più l’anno.

Continua a leggere su Money.it

Commenti