La scorsa settimana vi ho raccontato la storia di un notaio, padre di un mio amico, che ha deciso di utilizzare parte del suo patrimonio per garantirsi una rendita certa per tutta la vita. Le sue motivazioni? «Sto andando avanti con l'età e, in futuro, potrei non avere la capacità di gestire il mio patrimonio. Ma se invece che avere tanti soldi, io avessi una rendita legata alla mia vita cosa faranno, figli, nuore e generi? Si occuperanno di me e avrò i nipotini sempre attorno perché, finché sarò, in vita potranno in beneficiare della mia rendita». Ho ricevuto molte mail a commento. Tra le tante riporto uno stralcio di quella firmata Giordano e Laura Cislaghi da Milano. «Trovo che la scelta dell'amico notaio sia egoista e non lungimirante. Io e mia moglie abbiamo fatto l'opposto. Non ancora settantenni, raggiunti i requisiti per la pensione, abbiamo unito risparmi e liquidazione, trattenuto un centinaio di migliaia di euro per gli imprevisti, e dato ai nostri due figli quanto rimaneva. Hanno potuto così comperare casa e sposarsi. Posso garantire che figli e nuore vengono spessissimo a trovarci, insieme alla nostra meravigliosa nipotina. Abbiamo così risolto il problema di come investire il capitale, la pensione è più che buona e ci permette anche di aumentare il piccolo capitale rimasto. Noi siamo felicissimi della scelta fatta».
Chi ha ragione? Direi entrambi. Questo dovrebbe farci comprendere come non esista una regola per tutti. Ognuno ha il proprio punto di vista e le proprie esigenze. Nella gestione del risparmio non esistono pacchetti prefabbricati.
Ma, come in sartoria, vestiti tagliati su misura, perché ognuno possa trovare risposta ai propri progetti di vita finanziari. E per farlo, sono indispensabili consulenza e professionalità. Di questo si parlerà nel corso della trasmissione Mercati Che Fare in onda, oggi, sabato, alle 16.30 su TgCom24 di Mediaset.leopoldo.gasbarro@me.com
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