È scontro tra sindacati sul nuovo contratto di Ryanair sottoscritto tra la compagnia e l'Anpac, a cui aderiscono oltre 300 piloti sui circa 450 basati in Italia (circa il 20% dell'intera compagnia): Filt-Cgil e Uiltrasporti hanno sferrato un durissimo attacco, annunciando persino nuovi scioperi. Le trattative condotte dall'Anpac sono durate otto mesi, pochi giorni fa la firma, ieri il risultato del referendum indetto tra gli iscritti: il 72% dell'80% dei votanti ha detto sì. Il contratto vale sia per i dipendenti di Ryanair, sia per i piloti «affittati» alla compagnia da agenzie esterne.
È il primo contratto collettivo per la low cost: in Irlanda il testo è in attesa di ratifica e negli altri Paesi sono in corso trattative. L'Italia, dunque, anticipa tutti e ora costituisce il riferimento in Europa. Il documento regola rapporti che finora erano individuali, scalo per scalo; Stefano De Carlo, segretario esecutivo dell'Anpac, sintetizza così i contenuti: «È un contratto di diritto italiano per tutti i piloti basati in Italia, stabilisce garanzie e tutele sociali, il versamento dei contributi all'Inps e l'iscrizione all'Inail, introduce il Tfr che finora non esisteva. Garantisce previdenza complementare e fondo sanitario integrativo; la turnazione prevede cinque giorni di lavoro e quattro di riposo, garantisce aumenti salariali che per un comandante sono di circa 20mila euro annui, portando la retribuzione a 150mila».
Archiviato il contratto con i piloti, continuano i colloqui riguardanti gli assistenti di volo, che in Italia sono complessivamente circa 1.500, di cui oltre la metà appartenenti ad agenzie irlandesi; la firma è attesa entro settembre. Saranno estese anche a hostess e steward le tutele sociali (quali maternità, paternità e congedi), la turnazione sarà 5+3, e verranno fissati aumenti. Una hostess oggi guadagna 20mila euro lordi, un responsabile di cabina 30mila.
Ma Filt-Cgil e Uiltrasporti, ieri, hanno attaccato duramente l'accordo, sostenendo che «siamo ben lontani da un contratto collettivo», e che perdipiù ritengono «non regolato dal diritto italiano, ma irlandese». L'accordo dicono le due sigle - «non garantisce libertà di affiliazione sindacale, impedisce ai lavoratori di aderire a iniziative sindacali, obbliga i piloti al pagamento della propria divisa di lavoro, non assicura agli equipaggi il pasto a bordo durante il servizio e consente la sottoscrizione di contratti paralleli da parte di agenzie interinali».
Tutte questioni a cui l'Anpac ribatte, dimostrando che il contratto è italiano e che è assicurato un fondo per le divise. Le Cgil e Uil «diffidano» Anpac e Ryanair dall'applicare tale contratto e annunciano uno sciopero in Italia: più che contro la compagnia, sarà uno sciopero di due sindacati contro il terzo.
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