Economia

Sale l'utile Mediobanca. E Nagel apre il cantiere per il nuovo statuto

Sale l'utile Mediobanca. E Nagel apre il cantiere per il nuovo statuto

«Sono certo che le preoccupazioni sulla governance del gruppo verranno superate, sono preoccupazioni che ci sono state espresse anche da altri investitori istituzionali». L'ad di Mediobanca, Alberto Nagel, nel corso della conference call sulla semestrale, ha aperto il cantiere dello statuto di Piazzetta Cuccia, evidenziando che i timori manifestati da Banca Mediolanum, in seguito al rafforzamento di Leonardo Del Vecchio, erano fondati.

In quest'ottica Nagel ha evidenziato che l'obiettivo è lavorare per «mettere lo statuto della banca in linea con le migliori prassi di mercato ed è pronta a proporre una lista di amministratori sempre più indipendenti». Il punto di arrivo sarà lo status precedente al 2007, quando in seguito alla fusione Unicredit-Capitalia e alle prescrizioni Antitrust si blindò la plancia di comando, limitandone l'accesso a coloro che fossero dirigenti dell'istituto da almeno tre anni. Ora che Del Vecchio pare intenzionato a portarsi attorno al 20% di Piazzetta Cuccia, le modifiche statutarie (così come la designazione di un board a maggioranza di indipendenti) serviranno ad adeguare Mediobanca alle best pratice per quella che, a tutti gli effetti, è una public company. E Delfin, ha sottolineato Nagel, non ha nessuna volontà di «far perdere valore a Mediobanca».

Il messaggio è molto chiaro: scatenare una guerra su una banca profittevole e remunerativa per i soci non ha senso. Tanto più che nel primo semestre Piazzetta Cuccia ha conseguito risultati superiori alle attese degli analisti con un utile netto di 468 milioni di euro (+4%), un margine di intermediazione di 1,325 miliardi (+4% con il margine di interesse anch'esso in aumento del 3%) e un Cet 1 al 14,1 per cento. Le masse della clientela sono salite del 10% a 64 miliardi con flussi netti di risparmio gestito positivi per 1,9 miliardi. Gli impieghi alla clientela sono ammontati a 46 miliardi (+8%).

In Borsa il titolo ha ceduto l'1,59 per cento.

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