Ultim'ora
Corea del Sud, Parlamento destituisce il presidente Yoon
Ultim'ora
Corea del Sud, Parlamento destituisce il presidente Yoon

Salini, una galleria da 180 milioni

L'azienda italiana, insieme all'austriaca Strabag, realizzerà il mega tunnel ferroviario del Brennero, il più lungo del mondo

Salini, una galleria da 180 milioni

Salini Impregilo mette a segno un nuovo colpo nel mondo delle infrastrutture. E questa volta vicino a casa. Dopo le grandi commesse vinte in giro per il mondo (vedi grafico in pagina), ieri il colosso italiano nato dall'integrazione della romana Salini e della milanese Impregilo, si è aggiudicato, con l'austriaca Strabag, il lotto principale Tulfes-Pfons (in Austria) del mega progetto della Galleria di Base del Brennero. L'opera appartiene a uno dei principali tratti del Trans European Networks (Ten), reti di trasporto europee considerate strategiche da Bruxelles, e ha un valore di 380 milioni di euro: con una quota parte del 49%, al general contractor italiano andranno circa 180 milioni.
Il compito di Salini Impregilo sarà quello di mettere a punto le opere civili in sotterraneo per un tratto del cunicolo esplorativo, per il cunicolo di soccorso della circonvallazione di Innsbruck e per due gallerie di interconnessione. Complessivamente saranno realizzati 38 km di gallerie. L'inizio programmato dei lavori è previsto nella seconda metà dell'anno e la loro durata sarà di 55 mesi. Un colpo importante per il gruppo, non solo perché la Galleria di Base del Brennero è l'elemento centrale della nuova linea ferroviaria del Brennero, che collega Monaco di Baviera a Verona, ma perché una volta completata rappresenterà il collegamento ferroviario sotterraneo più lungo del mondo. Inoltre, fa parte di un progetto Tav molto raro in Italia, perché gode dell'appoggio e del consenso delle comunità locali interessate dall'opera. Il progetto rientra in quella visione politica che guarda al processo di allargamento e unificazione dell'Europa, attraverso il rafforzamento della politica di coesione, sociale e territoriale all'interno dell'Ue, riducendo disparità tra regioni e tra Stati membri.
Per Pietro Salini, che da un anno ha preso il comando in casa Impregilo favorendo poi la fusione con la sua azienda romana, il 2013 è stato già ricco di soddisfazioni con diversi contratti vinti: dagli Emirati arabi, alla Libia passando per l'Australia e il Sud America. Ma anche il 2014 inizia con l'acceleratore. D'altra parte, nei piani del gruppo al 2017, si prevede il rafforzamento geografico in alcune aree quali Europa, Africa e America Latina e una diversificazione in aree ad alto potenziale come America del Nord e Australia, dove sono previsti ingenti investimenti in opere stradali e idroelettriche. «Dopo l'aggiudicazione della metropolitana di Lima, questa commessa porta la raccolta ordini da inizio anno a circa 1,3 miliardi di euro che si confronta con un obiettivo di 7 miliardi l'anno», notano gli analisti di Mediobanca che confermano sul titolo il rating neutral e il target price a 4,7 euro. Anche per Equita (che ha confermato il giudizio buy e il target a 5,2 euro) si tratta di una buona notizia: l'ordine rappresenta il 3,4% della raccolta ordini 2014.

In un contesto di mercato negativo, con la Borsa che ieri ha chiuso in calo delll'1,46%, il titolo non poteva dunque non beneficiarne con un rialzo dello 0,31% a 4,55 euro. Dall'inizio dell'anno, quando è diventata operativa la fusione, il titolo Impregilo ha accusato un calo del 7%, per effetto anche della fine dell'appeal speculativo sul futuro assetto azionari del gruppo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica