Salone del Mobile 2022

La matita creativa di Ponzi racconta il Salone con sei manifesti

La nuova immagine dell'edizione di giugno 2022: sei manifesti e una narrazione – uno per ciascun decennio di storia del Salone – celebrano il legame fondamentale con Milano e con l’evoluzione del design e degli stili di vita. Maria Porro: "Il risultato è un carnet di illustrazioni ricche di sentimenti forti, emozioni suscitate dai ricordi e commozioni e fiducia per il futuro davanti a noi”

La matita creativa di Ponzi racconta il Salone con sei manifesti

Emiliano Ponzi, uno degli illustratori italiani più apprezzati e premiati a livello internazionale, realizzerà l’immagine della campagna di comunicazione per l’edizione numero 60 del Salone del Mobile.Milano. L’artista, famoso per il suo tratto essenziale, preciso e per le sue atmosfere quasi metafisiche, creerà sei manifesti – uno per ciascun decennio di storia del Salone – che ne celebreranno l’heritage illustrando il legame fondamentale con Milano e con l’evoluzione del design, degli stili di vita e delle esigenze dell’agenda sociale.

Una firma unica e inconfondibile quella di Ponzi - che ha avuto predecessori come Massimo Vignelli, Pierluigi Cerri, Guido Scarabottolo, Lorenzo Marini - che produce una narrazione per episodi in grado di decodificare come il Salone sia sempre stato molto più di un semplice evento fieristico e si sia fatto portavoce di valori e capacità che hanno reso Milano indiscussa capitale del design nel mondo. L’artista ha deciso di puntare sull’idea di celebrare e trasmettere la riflessione sul Salone attraverso un clima emotivo esplorando i riti e i costumi che hanno definito l’identità dell’Italia e di Milano dal 1961 a oggi, condensando l’emozione e la suspence per “l’inatteso” in ogni illustrazione.

Così, il primo manifesto rappresenta un interno della Milano degli anni ‘60, il secondo ritrae la città operaia degli anni ’70; il terzo ci propone la Milano da bere, quella della moda e del design degli anni ’80; per gli anni ’90, l’illustratore si è lasciato ispirare dal Teatro alla Scala e dal suo rapporto con il Salone, mentre per il primo decennio del 2000 si è concentrato sui nuovi spazi di Fiera Milano a Rho disegnati da Massimiliano Fuksas e inaugurati nel 2006. L’ultimo manifesto riflette sul presente e apre al futuro, fal concetto di sostenibilità, una delle priorità della manifestazione.
La comunicazione prenderà forma e dimensione nelle pagine quotidiane e periodiche della carta stampata, in banner nel mondo web e digitale, sui social network e nelle affissioni dell’out of home. La campagna, che svelerà a poco a poco i sei manifesti che culmineranno in una settima illustrazione riassuntiva, ha preso avvio da dicembre all’estero e tra poche settimane anche in Italia.

Da sottolineare che ai manifesti, in collaborazione con Alkanoids, studio creativo milanese specializzato in motion graphics, animazione 2D/3D e regia, è stata aggiunta una nuova componente digitale: inquadrando il QR code presente scaricando l’applicazione, le illustrazioni si animeranno per muoversi nella realtà. In ogni tavola, uno o più elementi prenderanno vita destando stupore ed emozione.

“Abbiamo affidato la creatività della comunicazione della 60esima edizione del Salone del Mobile.Milano alla maestria di un illustratore italiano di fama internazionale come Emiliano Ponzi perché convinti che il suo tratto così progettuale e le suggestioni dei suoi lavori, in cui si percepisce un sentimento sospeso tra elegia e memoria, fossero le più adatte a celebrare l’anniversario della manifestazione” spiega Maria Porro, presidente del Salone del Mobile, che aggiunge: “Attraverso l’interpretazione che Emiliano fa dei 60 anni del Salone, abbiamo voluto superare i nostri canoni tradizionali e il nostro linguaggio istituzionale per raccontare non solo la storia dei successi della manifestazione ma anche l’evolversi di gusti, stili di vita e di una città come Milano che hanno fatto da cornice ma anche da propulsore del design in sé e della fiera. Il risultato è un carnet di illustrazioni ricche di sentimenti forti, emozioni suscitate dai ricordi e commozioni e fiducia per il futuro davanti a noi”.

“Raccontare questa istituzione fondante e il suo legame con Milano proprio ora, nel complicato momento storico che stiamo vivendo, ha voluto per me dire raffigurare il design come strumento di riscatto per un intero settore e per un’intera società - spiega Emiliano Ponzi -. Mi sono prefigurato un viaggio sfidante in cui mi sarei dovuto far interprete di uomini e donne che in sessant’anni hanno contribuito a far sì che Milano diventasse un’occasione di scambio culturale. È stato davvero coinvolgente ed emozionante”.

Emiliano Ponzi lavora per l’editoria, la pubblicità e la moda. Tra i sui clienti: Apple, The New York Times, New Yorker, Le Monde, Moma NY, Louis Vuitton, Hermes, Martini, Hyundai, Pirelli, Tim, Barilla, Moleskine, Android, Einaudi, La Repubblica, Airbnb, Lavazza, Bulgari.

Ha vinto numerosi premi internazionali, scritto e illustrato quattro libri: “The Journey of the Penguin” per l’anniversario della casa editrice Penguin Books. “The Great New York Subway Map” per il Moma di New York. “American West”, la cronaca del viaggio nell’ America dell’ovest, prima pubblicato come diario quotidiano dal New Yorker Magazine e poi in una raccolta edita da Corraini.

“Chronicles from the Red Zone” raccolta della column che ha tenuta da marzo a maggio 2020 sul Washington Post USA scrivendo e disegnano dell’Italia in tempi di quarantena.

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