Arriva la botta Imu: chi deve pagare (e quanto)

Importanti modifiche sono state introdotte dalla legge di Bilancio e dal decreto Sostegni. Ampliate le categorie che vengono esonerate dal pagamento della tassa

Arriva la botta Imu: chi deve pagare (e quanto)

È fissata al prossimo 16 giugno la prima scadenza dell’Imu 2021, l’Imposta municipale unica e sono diverse le novità rispetto all’anno precedente. Se non ci sono differenze rispetto al passato sulle tempistiche dei pagamenti, modifiche sono state introdotte dalla legge di Bilancio e dal decreto Sostegni sulle esenzioni. Come riporta SkyTg24, sono state ampliate le categorie che vengono esonerate dal pagamento della prima parte della tassa. Di chi si tratta in particolare?

Prima di tutto, il governo è andato incontro alle realtà maggiormente colpite dalla pandemia da Covid-19, ossia stabilimenti balneari e termali, alberghi, pensioni e, in generale, strutture ricettive del settore turistico (agriturismi, ostelli, B&B, affittacamere, appartamenti vacanze, campeggi, villaggi turistici), strutture espositive per fiere e manifestazioni, sale da ballo, discoteche e night club. Inoltre, l’esonero dal pagamento dell’imposta riguarda anche tutti gli immobili che vengono identificati come abitazione principale, a meno che non facciano parte delle categorie catastali che li classificano come “di lusso”, cioè A/1, A/8 e A/9. L’Imu resta uguale per tutte le cosiddette seconde case.

Oltre le esenzioni, sono state previste alcune agevolazioni nel pagamento per gli immobili inagibili o inabitati e per gli immobili di interesse storico e artistico. Per i primi c’è la riduzione del 50% della tassa per il periodo in cui non è stato possibile godere del fabbricato. Stessa percentuale anche per gli edifici di interesse storico e artistico e per i proprietari o usufruttuari di immobili in Italia, ma solo per una unità, residenti all’estero e titolari di pensione estera maturata in regime di convenzione internazionale con il nostro Paese. Nulla cambia, invece, per il saldo, che resta obbligatorio entro il 16 dicembre 2021.

Anche sul calcolo dell’imposta non ci sono cambiamenti sostanziali.

La base imponibile sulla quale si applicano le aliquote decise dai Comuni è sempre la rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per i coefficienti previsti da ciascuna tipologia immobiliare. Restano tre le tipologie di pagamento dell’Imu: modello F24, bollettino postale compatibile col modello F24 e piattaforma PagoPa.

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