Economia

Imu, torna lo scontro Pd-Pdl sull'abolizione per tutti

Decreto all'esame delle commissioni Finanze e Bilancio della Camera. Riammesso l'emendamento Pd che fa pagare le case con rendita oltre i 750 euro. Passa anche quello di Scelta civica che rimodula le detrazioni. Il Pdl unito: "Nessun passo indietro"

Imu, torna lo scontro Pd-Pdl sull'abolizione per tutti

Da tempo il Pd ci prova a non abolire l'Imu sulla prima casa per i ricchi. Oggi la sinistra aveva ricevuto una nuova porta in faccia: l'emendamento al decreto che propone di esentare dalla prima rata dell'imposta solo le case con una rendita catastale inferiore a 750 euro è stato dichiarato inammissibile "per estraneità di materia" dalle commissioni Bilancio e Finanze alla Camera che stanno esaminando il testo. La proposta di modifica al decreto è stata poi riammessa dai presidenti delle due commissioni, Francesco Boccia (Pd) e Daniele Capezzone (Pdl), dopo che il Pd ha eliminato la parte in cui chiedeva che le entrate derivanti dal ritorno della prima rata (circa 1,2 miliardi di euro) per una parte della popolazione servissero a riportare l'Iva al 21% dal primo novembre al 31 dicembre 2013.

In totale sono stati presentati quasi 500 emendamenti al decreto Imu-Cig. Dopo la prima scrematura, domani le commissioni Finanze e Bilancio della Camera dovranno esaminare e votare 145 proposte di modifica. Tra questi c'è anche quello di Scelta Civica che esenta dal pagamento dell’Imu il 70% dei proprietari di immobili e che prevede sconti da 200 a 300 euro per il restante 30%, grazie alla rimodulazione delle detrazioni.

Si riaccende quindi lo scontro in Parlamento sull'abolizione di una tassa che si è rivelata una spina nel fianco del governo. "Le modalità per l’abolizione dell’Imu si possono migliorare, ma è escluso che questo possa accadere in Parlamento con maggioranze trasversali che non siano la maggioranza politica che sostiene il governo", ha detto il capogruppo Pdl in Senato, Renato Schifani, a Porta a porta, "Non intendiamo far pagare nessun prezzo al governo per le vicende di Berlusconi, ma non arretreremo di un millimetro sul programma concordato con l’esecutivo e in particolare sull’Imu".

Daniele Capezzone, presidente della Commissione Finanze della Camera, avverte il Pd: "Se non ritira l'emendamento sulla soglia dei 750 euro, compie un atto di autolesionismo politico per tre ragioni. La prima: perché è un emendamento tutto punitivo verso una quota rilevantissima di contribuenti. La seconda: perché il Pd verrebbe meno a un impegno politico pubblico e solenne del Governo. La terza: perché si determinerebbe un problema rispetto ai trasferimenti già avvenuti agli enti locali.

Mi auguro che la notte porti consiglio al Pd".

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