Seguendo l'innovazione le Fondazioni diventano 3.0

A trent'anni dalla loro nascita, gli enti di origine bancaria cambiano la loro missione nel sistema

Seguendo l'innovazione le Fondazioni diventano 3.0

La cronaca quotidiana delle vicende finanziarie degli istituti di credito italiani molto spesso considera scontato il ruolo particolare di una categoria di azionisti rilevanti: le Fondazioni cosiddette «di origine bancaria».

Sono protagoniste in Intesa Sanpaolo, in Ubi Banca e, oggi meno di ieri, in Unicredit. In alcuni casi come quello della Monte dei Paschi di Siena le vicissitudini hanno reso marginale la loro controllante di un tempo: la Fondazione Monte Paschi. In ogni resta spesso inevasa la domanda «cosa sono le fondazioni di origine bancaria?».

Hanno cercato di rispondere nell'interessante pamphlet «Fondazioni 3.0, da banchierri a motori di nuovo sviluppo» (Bompiani Overlook, pag. 160, euro 17), Umberto Tombari, ex presidente di Fondazione CrFirenze, e il giornalista economico di Repubblica Andrea Greco. Nate con la legge Amato del 1990 che, per consentire la privatizzazione delle Casse di Risparmio scorporò l'attività bancaria in una spa, cedendone il controllo a un «oggetto misterioso»: la Fondazione di origine bancaria. La legge Ciampi del 1999 ne chiarì la cornice istituzionale e la missione definendo i settori di intervento (servizi alla persona, cultura, arte, ecc.), mentre una sentenza della Consulta del 2003 ne sancì la natura giuridica di ente privato senza fini di lucro.

Il «3.0» del titolo si riferisce alla mission del futuro, quella che l'ex presidente di Acri e Cariplo, Giuseppe Guzzetti, nella prefazione definisce «sperimentazione» che se ieri si chiamava edilizia sociale e welfare di comunità, oggi si chiama innovazione del Paese.

Forti di un patrimonio complessivo di circa quaranta miliardi di euro e di erogazioni ai territori da oltre un miliardo l'anno, esse sono in

grado di assolvere a questo compito assieme alla loro principale partecipata, la Cassa Depositi e Prestiti. Sempre sottraendosi agli appetiti di una politica che in questi trent'anni spesso ha cercato di strumentalizzarle.

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