In un momento di grandi tensioni tra Italia ed Egitto ci sono imprenditori che danno ancora fiducia al Paese del Nilo. Come Ernesto Preatoni, deciso ad investire ulteriori 600 milioni di euro per l'ampliamento del Domina Coral Bay di Sharm El Sheik, mentre si sblocca la difficile trattativa per consentire la registrazione immediata degli atti di acquisto delle proprietà immobiliare nel resort sul Mar Rosso. Proprio in questi giorni, infatti, è finita l’attesa degli investitori italiani, perchè il governo egiziano ha deciso, con un decreto, di consentire il rogito a migliaia di investitori italiani che finora avevano solo potuto usufruire delle abitazioni. La normativa per le registrazioni, seppure esistente ben prima del decreto ministeriale, non aveva mai trovato applicazione. Ora, invece, il governatore del Sinai, il generale Khaled Fouda, ha richiesto al Domina Coral Bay gli atti relativi alle compravendite per la registrazione dei rogiti. E in quest’occasione ha ribadito che le località balneari del Sinai sono sicure e che attende il ritorno del turismo italiano. Questa iniziativa riconferma la volontà dell'Egitto di continuare a mantenere gli ottimi rapporti storici con l'Italia che ultimamente è anche cointeressata nelle attività di estrazione del nuovo giacimento di gas recentemente scoperto dall'Eni. L'Italia è anche il primo partner commerciale dell'Egitto nonchè una componente fondamentale per l'economia del turismo egiziano che contribuisce al 13% del prodotto interno lordo nazionale.
Conclusa la trattativa, condotta in rappresentanza dei clienti dall’imprenditore lombardo, Preatoni ha annunciato di voler investire 600 milioni di euro per lo sviluppo di un secondo compound turistico intorno ad una copia navigabile in scala del lago di Como e ad un centro sportivo multifunzionale adatto agli allenamenti delle squadre di calcio europee durante il periodo invernale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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