Dal “sistema-Emirates” 747 milioni di euro per il Pil dell'Italia

Uno studio socio-economico sviluppato da Frontier Economics mostra il ruolo dell’Europa come mercato chiave per la compagnia araba e l'effetto di questa sull’economia italiana

Dal “sistema-Emirates” 747 milioni di euro per il Pil dell'Italia

Il “sistema-Emirates” contribuisce al Pil dell'Italia con 747 milioni di euro. Si tratta della cifra direttamente fatturata nel nostro Paese dalla compagnia aerea di Dubai e unita a quella generata attraverso l'indotto. I numeri emergono da uno studio socio- economico sviluppato da Frontier Economics che dimostra il ruolo dell’Europa come mercato chiave per la compagnia araba e l'effetto di questa sull’economia italiana.

“L’Italia è uno dei mercati chiave per Emirates in Europa, e l’impegno dimostrato negli ultimi anni lo conferma - osserva Fabio Maria Lazzerini, country manager di Emirates in Italia -. La compagnia ha sviluppato fortemente le sue attività nel corso degli ultimi anni in Italia, lavorando a stretto contatto con i partner commerciali e del settore per aumentare i servizi in base alla domanda del mercato. Oggi siamo un punto di riferimento per l’economia italiana: basti pensare che nel 2013/14 Emirates ha contribuito a creare 10.270 posti di lavoro, con un impatto sul Pil italiano pari allo 0,05%”. Quanto all'occupazione, Emirates in Italia ha organizzato 120 giornate di reclutamento negli ultimi 5 anni e attualmente impiega 747 italiani, di cui 126 piloti e 353 membri di equipaggio.

La presenza in Italia della compagnia di Dubai ha radici solide e il gruppo ha creato un legame storico con il Paese: il primo volo è decollato nel 1992, con il collegamento Dubai-Roma. Nel corso degli anni, Emirates ha gradualmente aumentato il suo impegno per l'Italia e oggi può contare fino a 49 voli settimanali tra Dubai e l'Italia, con un servizio giornaliero da Venezia e tre servizi giornalieri da Roma e Milano. Da qui il primo giugno la tratta Milano-New York (autorizzata definitivamente dal Consiglio di Stato e inserita nel pacchetto delle trattative bilaterali Italia-Dubai avviate proprio oggi) sarà servita da un Airbus A380. La lounge al terzo satellite di Malpensa, inaugurata due anni fa e costata 2,5 milioni, sarà a breve ampliata perché è previsto l'incrocio, nella stessa fascia oraria, di due A380 da e per New York, e ciò comporterà un maggiore afflusso di persone.

Ricordiamo che il Milano-New York è in esercizio da ottobre 2013, in regime di quinta libertà (Dubai-Milano-New York). Il riempimento è “molto soddisfacente” assicura Lazzerini, nonostante il prezzo del biglietto sia sempre stato tenuto leggermente al di sopra di quello dei concorrenti, proprio in virtù delle controversie legali in corso “per non dare un appiglio in più a chi ci ha avversato”. Il traffico aereo sulla rotta (operata anche da Alitalia, Delta, American Airlines e United Airlines) è cresciuto costantemente negli scorsi due anni ed è aumentato del 50% dall’inaugurazione del collegamento: “Segno che la concorrenza fa bene a tutti”. Da novembre 2013 a ottobre 2014 ci sono stati 766.442 passeggeri a bordo, più 42,5% rispetto al dato dell’anno precedente relativo allo stesso periodo. Anche i passeggeri in origine e destinazione sono aumentati: sono stati 599.326, più 46,7% rispetto al dato dello stesso periodo nell’anno precedente.

Quanto al contributo di Emirates all'economia italiana, un esempio è la partnership con Castello Monte Vibiano, produttrice umbra di olio d’oliva e aceto balsamico, i cui prodotti sono compresi nei menu in business e first class: lo scorso anno ne sono state servite ai passeggeri 4,2 milioni di bottiglie (in tutto il network della compagnia).

Emirates è una delle compagnie aeree con la crescita più rapida e conta oltre 8,3 milioni di membri Skywards (il programma fedeltà) nel mondo.

Emirates vola verso 148 destinazioni in 83 paesi con una flotta di 232 wide-body Airbus e Boeing, possiede 58 A380 (primato mondiale) ed ha in corso ordini per altri 283 aeromobili, per un valore di circa 138 miliardi di dollari. Nell'esercizio 2013-2014 ha fatturato 22,5 miliardi di dollari, con un profitto netto di 887. Ha trasportato 44,5 milioni di passeggeri con un fattore di riempimento dell'80%. Occupa oltre 52mila dipendenti.

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