Il cda del Sole 24 Ore prende tempo sull'azione di responsabilità nei confronti dell'ex presidente Benito Benedini, l'ex ad Donatella Treu e dell'ex direttore responsabile, Roberto Napoletano. L'assemblea dei soci è convocata per il prossimo 30 aprile e il board avrebbe dunque deciso di sfruttare il tempo a disposizione per valutare la mossa e quindi di aggiornare la decisione al 12 marzo.
A sorpresa, venerdì 1 marzo l'ex presidente di Confindustria e ormai da molti anni presidente della Bnl Luigi Abete aveva rassegnato le dimissioni dal board del quotidiano controllato da Confindustria, ufficialmente per una sopravvenuta incompatibilità tra gli incarichi, ma secondo le indiscrezioni per non aderire all'azione di responsabilità. L'obiettivo sarebbe quello di mettere il Sole, che è quotato in Piazza Affari, al riparo da nuove sanzioni, dopo che lo scorso 27 febbraio, il pm di Milano Gaetano Ruta, titolare dell'indagine su conti del Sole 24 ore, ha chiesto il rinvio a giudizio di Napoletano, Treu e Benedini e della stessa società di via Monterosa. Società che risponde in relazione ai reati contestati ai tre indagati, che sono false comunicazioni sociali e aggiotaggio informativo e che riguardano un arco di tempo che va dal 2014 al 2016.
Nel frattempo, ieri il Consiglio ha approvato i conti 2018 che sono stati archiviati con un Ebitda consolidato in miglioramento di 18,2 milioni (da -8,6 a +9,5 milioni) e un Ebit in miglioramento di 22,5 milioni (da -21,9 a +0,5 milioni), al netto degli oneri e proventi non ricorrenti. Il risultato netto è in miglioramento di 18,4 milioni (da -19,7 a -1,3 milioni).
In un comunicato il gruppo sottolinea la riduzione dei costi diretti e operativi per 16,9 milioni nel corso del periodo (-12,2%). La posizione finanziaria netta consolidata negativa per 5,9 milioni (positiva per 6,6 milioni al 31 dicembre 2017) principalmente per il pagamento di oneri non ricorrenti relativi alle uscite incentivate liquidate nell'esercizio.
Nel 2018, i ricavi consolidati sono stati di 211,3 milioni che si confrontano con un valore riesposto pari a 222,1 milioni del 2017 (-10,7 milioni, pari al -4,8%).
La variazione è dovuta alla diminuzione dei ricavi editoriali di 5,7 milioni (-5,1% da 112,7 a 107,0 milioni di euro) e al calo dei ricavi pubblicitari per 5,6 milioni (-6,3% da 90,3 a 84,6 milioni) parzialmente compensati dalla crescita degli altri ricavi per 0,7 milioni (+3,5% da 19,0 a 19,7 milioni).CC
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