Ora si rischia la "mattanza". Cosa accadrà nelle città

Il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, invita il governo a riflettere: "Servono misure efficaci che proteggano negozi, bar e ristoranti"

Ora si rischia la "mattanza". Cosa accadrà nelle città

Da Piacenza, dove si svolge il trentesimo convegno del Coordinamento legali Confedilizia, arriva un monito per il governo. A parlare è il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa. Le sue parole sono chiare quando spiega: "Servono misure per difendere negozi, bar e ristoranti, le cui attività stentano a riprendere i ritmi pre-Covid, specie nelle grandi città, soprattutto a causa del diffondersi del lavoro a distanza (il noto smart working) e dell’assenza di turisti". Il governo è intervenuto con il credito d’imposta del 60% per quattro mensilità di canoni, ma non basta. L’associazione fa sapere che occorrerebbe arrivare a coprire almeno sino alla fine dell’anno, così come sarebbe ora di eliminare l’assurda regola della tassazione dei canoni non percepiti. Il tutto per evitare una "mattanza" di chiusure e fallimenti ormai dietro l'angolo soprattutto nelle grandi città.

In prospettiva, poi, aggiunge Spaziani Testa, andrebbe prevista una tassazione ridotta sui redditi da locazione non abitativa (con una cedolare secca per le persone fisiche e una misura corrispondente per le società), oltre a un taglio dell’Imu, al fine di ridurre la fetta di canone destinata allo Stato e consentire alle parti eventuali rivisitazioni delle intese (che sarebbero ancora più efficaci se venisse superata l’anacronistica legge che regola i contratti, la 392 del 1978). Meno tasse, quindi. Meno balzelli e meno peso burocratico sulle imprese in questo periodo di grave crisi economica.

"Le altre due tipologie di locazioni annientate dalla pandemia - continua il presidente di Confedilizia - sono quelle legate ai turisti e agli studenti. I primi, in particolare gli stranieri, sono letteralmente scomparsi a partire dallo scorso febbraio e chissà quando torneranno. Quanto agli studenti, al di là dell’interruzione improvvisa dei corsi universitari in primavera, che ha generato tensioni e contenzioso fra proprietari e inquilini, in molti hanno rinunciato a stipulare nuovi contratti a causa dell’incertezza sulla ripresa delle lezioni in presenza".

Nel frattempo, per i proprietari nessuno sconto sulle imposte da pagare, a partire dall’Imu, la patrimoniale da 22 miliardi di euro l’anno. "A proposito di affitti, è importante soffermarsi naturalmente anche sulla sospensione delle esecuzioni di rilascio (il blocco degli sfratti, per intenderci), inopinatamente disposta sino alla fine dell’anno, senza neppure preoccuparsi di escludere le situazioni che nulla hanno a che vedere con la pandemia. Una disposizione sulla quale proveremo a far pronunciare la Corte Costituzionale, ma che un legislatore responsabile si premurerebbe di almeno correggere".

Si affronta, infine, il problema dei condomini e della possibilità, ora che sono riprese le assemblee, di deliberare gli interventi interessati dal Superbonus del 110%, una misura intelligente ma resa meno efficace da alcune limitazioni di legge e da recenti

interpretazioni dell’Agenzia delle entrate. Insomma, conclude Spaziani Testa, il governo deve intervenire per placare una catastrofe economica fatta di piccole imprese lasciate purtroppo sole durante questi mesi di emergenza.

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