Lo spread sfonda quota 300. Ancora giù le banche

I mercati sono in crisi. L'impennata dello spread a 309 preoccupa. Salvini: "Penso ci sia dietro una manovra degli speculatori"

Lo spread sfonda quota 300. Ancora giù le banche

La manovra del governo gialloverde e la tensione con Bruxelles sta mandando in crisi i mercati: lo spread tra Btp decennale e Bund tedesco è arrivato a sfiorare i 310 punti (i 309).

Un divario mai visto dallo scorso 29 maggio, quando alla rinuncia delll’allora premier incaricato, Carlo Cottarelli, lo spread raggiunse i 311 punti. Il rendimento del Btp decennale arriva a sfiorare il 3,60 per cento. Questa mattina, un quarto d'ora dopo l'apertura della Borsa di Milano, lo spread aveva tocato quota 301, poi era sceso a 292. Poi l'impennata preoccupante in questa giornata che sembra essere davvero difficile per i mercati.

Cosa succede a Piazza Affari

Piazza Affari ha toccato a metà mattinata nuovi minimi di seduta. L'indice principale, Ftse Mib, segna -2,45%, l'All Share -2,41%.. Perdono quota anche le altre piazze del Vecchio continente, con Parigi che lascia sul parterre lo 0,84%, Francoforte lo 0,90%, Londra lo 0,45% e Bruxelles lo 0,84%. A picco le banche, i titoli maggiormente sotto pressione sul listino milanese, con Carige sospesa (-6,8% teorico), Mps che arretra del 6,3% e Banco Bpm che perde il 5,2%. In asta di volatilità anche Mediobanca (-4,7%).

Il commento di Matteo Salvini

"Se volessi pensare male, penserei che dietro allo spread di questi giorni" e del superamento dei 300 punti base di oggi, "ci sia una manovra di speculatori alla vecchia maniera, alla Soros, che puntano sul crollo del Paese per comprarsi a livello di saldo le aziende sane, che sono tante, di questo Paese", dice Matteo Salvini nel corso del suo intervento a un incontro organizzato dall'Ugl alla presenza della leader della destra francese, Marine Le Pen. "Voglio dire a nome del Governo - ha avvertito Salvini - che non torneremo indietro. A chi pensa di speculare sull'economia italiana dico che perdono tempo e soldi perchè noi andiamo avanti".

Le piazze asiatiche in crisi

Le Borse cinesi precipitano al ritorno agli scambi dopo la lunga pausa dovuta alla festività della Golden Week, scontando le incertezze legate allo scontro commerciale (e politico, dopo le accuse del vicepresidente americano Mike Pence di intromissione nelle vicende Usa, a partire dalle

elezioni di midterm) tra Pechino e Washington: l’indice Composite di Shanghai crolla del 3,72%, a 2.716,51 punti, mentre quello di Shenzhen segna un tonfo del 3,83%, attestandosi a ridosso dei minimi intraday, a 1.386,28.

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