Standard Chartered rischia la revoca della licenza bancariaLa multa Usa per le operazioni con l'Iran

Un accordo per evitare la revoca della licenza e da raggiungere entro domani, prima dell'audizione davanti al Dipartimento Servizi Finanziari di New York. Standard Chartered lavora per patteggiare ma un'intesa con le autorità americane. Le posizioni sono molto distanti, con il Dipartimento dei Servizi Finanziari che accusa la banca inglese di 250 miliardi di dollari di transazioni con l'Iran. L'istituto ritiene che siano solo 14 milioni. Le autorità americane premono per un'intesa da più di 500 milioni di dollari, anche se secondo alcuni potrebbe essere fino a 700 milioni, trasformando Standard Chartered in bersaglio di possibili acquisizioni. Nei mesi scorsi la banca aveva proposto un'intesa da 5 milioni di dollari, ma era stata rigettata. Nell'ambito dell'accordo Standard Chartered accetterebbe la supervisione esterna per verificare il rispetto delle norme statunitensi.
Un'eventuale sanzione da 500 milioni di dollari sarebbe inferiore ai 619 pagati da Ing per risolvere una disputa sulle sanzioni e ai 700 accantonati da HSBC per le accuse di riciclaggio.

Sulla possibile intesa è puntata l'attenzione anche delle autorità inglesi, con il cancelliere dello scacchiere, George Osborne, che la scorsa settimana ha avuto tre colloqui telefonici con il segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner. Telefonate che segnalano i timori del governo inglese sui potenziali danni che l'indagine potrebbe avere sulla reputazione della City di Londra, dopo lo scandalo Libor.

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