Economia

Stellantis: "Acea addio". Mobilità, parte il Forum

Svolta è l'interazione più diretta con i cittadini. Tavares: "Decidere insieme i passi da compiere"

Stellantis: "Acea addio". Mobilità, parte il Forum

«Acea adieu»: Stellantis ha annunciato che entro l'anno lascerà l'Associazione europea dei costruttori di auto con sede in Belgio e alla cui presidenza, che avviene a rotazione, è ora il tedesco Oliver Zipse (Bmw Group). Nessuna uscita in polemica, a quanto pare, ma la presa d'atto da parte di Stellantis, sempre più una «Tech mobility company», che è giunto il momento di imboccare strade diverse. Dal 2023 il gruppo guidato da Carlos Tavares e con John Elkann alla presidenza darà così vita a un forum annuale aperto, il «Freedom of Mobility Forum», con l'obiettivo di riunire un gruppo eterogeneo di esperti in grado di «affrontare e risolvere i problemi della mobilità pulita, sicura e conveniente per la società a fronte delle implicazioni del riscaldamento globale». «Le sfide ambientali che ci attendono - spiega l'ad Tavares - richiedono un approccio a 360 gradi efficiente, globale e inclusivo che coinvolga tutti coloro che desiderano contribuire alla costruzione di una mobilità sostenibile».

Ecco allora che il modello lobbistico - sul tipo di Acea - viene meno rispetto alla volontà di avere mano libera e poter affrontare con più velocità e concretezza i cambiamenti in atto. «Il nostro - aggiunge Tavares - sarà un forum pubblico in cui i partecipanti possano riunirsi per affrontare le questioni chiave che circondano il dibattito sulla mobilità decarbonizzata e individuare i passi da compiere insieme. È in gioco l'accesso a una mobilità pulita, sicura e conveniente per i cittadini del mondo».

Il «Freedom of Mobility Forum» sarà pianificato e coordinato da un esperti che rappresenteranno gli stakeholder del settore: fornitori di mobilità e tecnologia, accademici, politici e scienziati; per ogni sua edizione il forum ospiterà dibattiti su un numero selezionato di temi. I punti cardine su cui si fonda l'iniziativa: visione globale, basarsi sui fatti, trasparenza e rispetto reciproco.

Per Acea è senza dubbio un brutto colpo, vista l'importanza di Stellantis e il suo peso: è il secondo gruppo europeo dietro Volkswagen. La stessa associazione, del resto, in questi anni di trasformazione del mondo dell'auto, tra pandemia ed effetti negativi più recenti, non ha mai preso - sin dall'inizio delle discussioni sul piano Ue «Fit for 55» - posizioni decise, arrivando solo di recente a lamentare possibili impatti sul lavoro e il futuro dell'industria europea.

Ieri, sul sito di Acea, nessun accenno al prossimo addio di Stellantis, annuncio spiegato in poche righe affinché «il gruppo sia sostenuto nella transizione dall'attività di lobbying (chiaro il messaggio ad Acea, ndr) a un'interazione più diretta con i cittadini e le parti coinvolte».

In Italia, intanto, sono andati esauriti i 170 milioni in incentivi per l'acquisto di auto Diesel e benzina.

Restano, invece, ancora fondi (390 milioni) per le vetture green (187 milioni riguardano le sole elettriche).

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