Economia

Stellantis, impegno a lungo termine da Agnelli e Peugeot

Alla vigilia della prima assemblea del nuovo gruppo automobilistico, le due famiglie azioniste ribadiscono il sostegno per un successo di lungo periodo. Quindi, l'incontro tra azienda e sindacati. Domani le assisi anche di Ferrari (ma non sarà svelato il nome dell'ad) e di Cnh Industrial

Stellantis, impegno a lungo termine da Agnelli e Peugeot

Le famiglie Agnelli, attraverso Exor, e Peugeot intervengono alla vigilia della prima assemblea dei soci Stellantis, in programma domani online (insieme alle assisi di Ferrari e Cnh Industrial) e ribadiscono «il loro sostegno al nuovo gruppo automobilistico per un successo di lungo periodo». Quanto comunicato fa parte di un accordo di consultazione che mira a rafforzare i legami tra le due famiglie, entrambe azioniste di rilievo in Stellantis.

La precisazione tende anche indirettamente a rassicurare le organizzazioni dei lavoratori che proprio domani pomeriggio, per quanto riguarda l’Italia, incontreranno i vertici di Stellantis Europa, preoccupate da possibili ripercussioni nelle fabbriche dopo la constatazione di costi di produzione eccessivi. In proposito sono stati già decisi risparmi senza però il coinvolgimento dei sindacati nella pianificazione.

In una nota, Exor spiega che l’intesa tra le due famiglie (Exor, primo investitore singolo, ha il 14,4%, mentre i Peugeot detengono il 7,2%) intende promuovere il libero scambio di prospettive, ma non prevede alcun obbligo relativo all’esercizio dei diritti di voto, né alcuna azione coordinata in merito ai rispettivi diritti e obblighi quali azionisti del gruppo. Entrambi, quindi, restano liberi di esercitare i loro diritti di voto in Stellantis in modo autonomo e indipendente, a loro discrezione, e senza alcun obbligo derivante dalle discussioni intercorse. Questi incontri di consultazione, precisa la nota, offriranno anche l’opportunità ai rappresentanti delle due famiglie per discutere di argomenti di interesse comune, quali le «best practice» nella gestione di imprese a controllo familiare.

Domani, dunque, giornata densa di appuntamenti per l’intera galassia Agnelli. E guardando all’assemblea di Ferrari, sembra si debba attendere ancora per conoscere il successore di Louis Carey Camilleri nel ruolo di ad, il cui interim è stato preso dal presidente John Elkann. Dal numero uno del Cavallino rampante potrebbe arrivare qualche delucidazione sulla ricerca in corso e, in particolare, sul profilo adatto per questo incarico, un manager trasversale esperto in lusso, industria e finanza. E appassionato di belle auto.
Dall’intervento di Elkann si aspettano anche novità sul fronte della elettrificazione, dopo l’annuncio che entro il 2030 arriverà la prima Ferrari «full electric», un vero salto generazionale per la Casa di Maranello.

Per Cnh Industrial, a tenere banco resta il negoziato Faw-Iveco con tutti gli strascichi politici.

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