Prima il presidente John Elkann («Piemonte e Torino sono indissociabili da Stellantis e il futuro della mobilità che stiamo costruendo»), quindi, l'ad Carlos Tavares: «Nella strategia di Stellantis, Torino occupa una posizione centrale; oltre a essere un polo di produzione di veicoli e il cuore del design di tutti i marchi italiani del gruppo, assumerà anche il ruolo di centro di competenza ingegneristico internazionale per l'elettrificazione». Un impegno che Tavares ha espresso, non a caso a Mirafiori, davanti alle istituzioni regionali (il presidente Alberto Cirio), comunali (il sindaco Stefano Lo Russo) e imprenditoriali (il presidente dell'Unione industriali Giorgio Marsiaj). Un impegno, quello dell'ad di Stellantis, che ha sottolineato le opportunità fornite dal piano strategico «Dare Forward 2030», che ne richiede però uno altrettanto forte anche di parti sociali e fornitori del territorio. «Le condizioni ci sono e sono emerse dalla discussione costruttiva avuta con le autorità - ha aggiunto Tavares -; l'obiettivo è trasformare Stellantis in un'azienda hi-tech di mobilità sostenibile, per offrire ai propri clienti una mobilità pulita, connessa, sicura e conveniente, e raggiungere le zero emissioni di carbonio entro il 2038».
Di fatto, la grande opportunità di Torino non è solo quella di essere un polo di produzione di veicoli e il cuore del design di tutti gli iconici marchi italiani di Stellantis, ma anche quello di assumere il ruolo di centro di competenza ingegneristico internazionale per l'elettrificazione che può contare su diversi poli come, ad esempio, il Battery Hub e Lab, il più grande impianto Vehicle-to-Grid al mondo per la ricarica bidirezionale e le Solar Power Production Unit a pannelli solari.
Intanto, a Pomigliano d'Arco, dove fino al 2026 sarà prodotta la Fiat Panda, tutto è pronto per l'avvio ufficiale della produzione di Alfa Romeo Tonale. Ieri ennesima visita all'impianto da parte dell'ad Jean-Philippe Imparato, accolto dal direttore della rinnovata fabbrica Alessio Leonardi.
Qualità assoluta è il punto fermo che accompagna sin dall'inizio il progetto Tonale.
Lo spirito di team e l'orgoglio di tornare nel circuito del Biscione, dopo 3,8 milioni di Alfa Romeo prodotte tra il 1972 e il 2011, è l'altro elemento centrale della strategia. L'arrivo di Tonale è coinciso con un forte ammodernamento dello stabilimento campano all'insegna di automazione, digitalizzazione e processi 4.0. E proprio il Suv Tonale segna una svolta per il marchio, con l'ingresso nel mondo dell'elettrificazione.
Imparato ha quindi confermato che nella futura gamma di Alfa Romeo ci sarà, nel 2024, un B-Suv mild hybrid e successivamente full electric, il primo del marchio.Nel 2027 arriverà un Suv più grande, solo elettrico, come sarà da lì in poi tutta la gamma.
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