Stellantis, nel '22 la produzione rischia di essere sotto 600mila

"La carenza di semiconduttori, che caratterizzerà anche gran parte del 2022, è la nuova pandemia per l'auto, e determina una situazione di dissaturazione degli impianti"

Stellantis, nel '22 la produzione rischia di essere sotto 600mila

«La carenza di semiconduttori, che caratterizzerà anche gran parte del 2022, è la nuova pandemia per l'auto, e determina una situazione di dissaturazione degli impianti. Bisognerà così garantire una neutralità nel conteggio del consumo della cassa integrazione ordinaria; diversamente si rischia un esaurimento degli ammortizzatori sociali per alcune aziende». A tenere alta l'attenzione sul problema dei semiconduttori è il segretario nazionale Fim, Ferdinando Uliano (nella foto), che ha presentato il rapporto su produzione e occupazione nei primi tre mesi del 2022 nelle fabbriche italiane di Stellantis. Uliano ha poi rilevato che «finalmente il governo ha accolto la nostra richiesta di un Fondo dell'auto: circa 8 miliardi, in 8 anni, da utilizzare subito per compensare le perdite causate dal cambio delle motorizzazioni e a favore di una politica di produzione e approvvigionamento di tutta la componentistica che rappresenterà la mobilità del futuro».

Intanto, tra gennaio e marzo il dato produttivo di Stellantis, in Italia, segna un -13,5% sul 2021 (-2,6% le auto e -30,4% i furgoni). L'effetto è sempre in gran parte riconducibile alla crisi dei chip. La tendenza è di scendere, quest'anno, sotto le 600mila unità complessive prodotte (-42% sul 2017).

Cambio della guardia, infine, al vertice di Fiom.

Michele De Palma è il nuovo segretario generale, mentre Francesca Re David, alla quale succede, è entrata nella segreteria nazionale della Cgil, lasciando dopo 25 anni il sindacato metalmeccanico. De Palma è stato a lungo responsabile di Fiom per il settore automotive.

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